I lavori della Commissione Finanze della Camera riapriranno il prossimo 12 settembre con la prima audizione di un’indagine conoscitiva “sulle tematiche relative all’impatto della tecnologia finanziaria sul settore finanziario, creditizio e assicurativo”, cioé in sostanza sul fintech, che è stata indetta su iniziativa di Sebastiano Barbanti, deputato del Partito Democratico (si veda qui il calendario delle convocazioni).
Alle ore 13,45 il presidente della commissione, Maurizio Bernardo, e i suoi colleghi ascolteranno infatti la relazione di Stefano Capaccioli, presidente dell’associazione AssoB.it, dedicata alla diffusione della conoscenza del mondo del blockchain e delle criptovalute.
MF Milano Finanza riferisce oggi che un calendario completo delle molte audizioni previste non è ancora disponibile (l’indagine dovrebbe protrarsi per alcuni mesi), ma è certo che tra gli invitati a discutere dell’universo fintech ci saranno i regolatori, come Consob, Banca d’Italia e Ivass, e i ministeri dell’Economia e dello Sviluppo Economico. Ma anche i portatori di interesse, quindi da un lato i rappresentanti di istituti di credito (Abi) e assicurazioni (Ania) e dall’altro le associazioni dei consumatori.
L’indagine si propone infatti di acquisire conoscenze del settore, del suo impatto sull’ecosistema finanziario-bancario nonché degli interventi normativi da realizzare per tutelare i risparmiatori, ridurre i rischi sistemici, creare un contesto favorevole per l’ingresso di nuovi capitali dall’estero e favorire lo sviluppo del settore.
Il cuore dell’indagine conoscitiva sarà comunque la parte dedicata all’ascolto degli operatori di settore, che potranno mettere in luce le difficoltà legate allo sviluppo del business ed è previsto anche che vengano coinvolti i potenziali investitori in queste tecnologie, con le audizioni di rappresentanti dell’ Aifi, l’associazione degli operatori di private equity e venture capital, e di operatori di venture, con i prima linea gli operatori di estrazione pubblica, come Invitalia Venture, ma ragionevolmente anche Fondo Italiano d’Investimento sgr.
Parallelamente all’indagine conoscitiva della Camera andrà avanti poi anche l’altra iniziativa sul fintech attivata a fine luglio: il tavolo di confronto organizzato dal ministero dell’Economia con le aziende del settore, per mettere a punto delle norme atte a consentire un rapido sviluppo del settore, anche approffittando delle occasioni create dalla Brexit.
Lo stesso Barbanti, che ha partecipato alla prima riunione del tavolo prima della pausa estiva, aveva detto aMF Milano Finanza che “le prime norme per regolare il settore e rendere l’Italia attraente per l’industria fintech potrebbero arrivare già in autunno, forse con la legge di Stabilità”. Lo schema operativo potrebbe essere quindi quello di inserire le norme sul fintech in un collegato alla legge di Bilancio, una sorta di Open Innovation act.
“Numerose sono le misure adottate in questi anni per favorire l’innovazione, l’accesso al mercato dei capitali e l’attrazione di capitali e risorse dall’estero. Ma resta ancora molto da fare per stimolare la crescita di un ecosistema che favorisca lo sviluppo di nuove iniziative”, ha sottolineato in proposito in quell’0ccasione Fabrizio Pagani, capo della Segreteria tecnica del ministro Pier Carlo Padoan.