Boglioli è stata ammessa, con provvedimento depositato lunedì 25 settembre dal Tribunale di Brescia, alla procedura di concordato preventivo. L’adunanza dei creditori è stat convocato per il prossimo 18 gennaio 2018 (scarica qui il comunicato stampa).
Il piano concordatario del marchio di abbigliamento sartoriale ha il supporto del fondo spagnolo Phi Industrial Acquisitions, che a fine gennaio aveva depositato istanza di concordato in bianco al tribunale di Brescia, per garantire la continuità aziendale e permettere alla società di perseguire il piano di rilancio grazie all’immissione di nuova finanza (si veda altro articolo di BeBeez)
Sempre ieri Boglioli ha anche comunicato che tutte le deleghe operative sono state conferite al nuovo presidente, Francesco Russo, come naturale avvicendamento con Andrea Perrone (chiamato dal precedente azionista Wise sgr a gestire l’azienda nel difficile momento), in seguito al cambio di azionariato (100%) avvenuto lo scorso luglio, quando appunto Phi Industrial Acquisitions è subentrato nella veste di nuovo azionista di controllo della società.
Francesco Russo dal 2014 fa parte del team del fondo Phi Industrial Acquisitions in Italia, ed ha una forte esperienza manageriale nel campo della moda e del tessile, avendo recentemente ricoperto, tra l’altro, i ruoli di direttore generale di La Perla, e di presidente e amministratore delegato di Mascioni. Quest’ultima è una società del varesotto a sua volta controllata dall’ottobre 2015 con una quota del 71,65% da Phi Industrial Acquisitions e vanta oltre 50 anni di storia nel settore tessile, producendo tessuti per la casa e per abbigliamento. L’acquisizione risale all’ottobre 2015.
Boglioli ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato di 25,2 milioni di euro, di cui il 20% generato negli Usa, con un ebitda di 446 mila euro , perdite per 1,8 milioni e un debito finanziario netto di 12,7 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Ma nel 2016 la società ha registrato un ebitda negativo, 28 milioni di perdite (più 11 milioni di perdite pregresse) e debiti per 26 milioni, di cui 15 milioni finanziari (si veda Brescia Today e MF Fashion).
Perrone e l’altro ex ad Giovanni Mannucci nel luglio 2014 avevano partecipato a un aumento di capitale della società sottoscrivendo, rispettivamente, l’1% e l’1,4% nell’ambito di un’operazione di rafforzamento patrimoniale che aveva visto il fondo azionista Wise sottoscrivere a sua volta un aumento per cassa e acquistare il debito che la maison aveva verso Ge Interbanca (pari a circa la metà dell’indebitamento) e convertendolo a capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
Il primo ingresso nel capitale di Boglioli da parte di Wise risale al 2007, quando il fondo aveva acquisito la maggioranza, mentre Wise era salito al 100% del capitale nel marzo 2013, acquistando il 20,33% del capitale che era ancora in mano alla famiglia fondatrice (si veda altro articolo di BeBeez).