The Smithsonian National Museum of African Art è il solo museo americano negli Stati Uniti dedicato alla conservazione e alla diffusione dell’arte africana proveniente dall’intero continente. Ed è la prima istituzione a acquisire le video-proiezioni del discusso artista multimediale Jim Chuchu. Invocation: The Severance of Ties (2015) e Invocation: Release (2015). Chuchu che risiede a Nairobi è il soggetto centrale di entrambi i film. In Invocation: The Severance of Ties, Il corpo di Chuchu si divide mentre si sforza di definirsi in relazione alla storia, al paese e ad altre categorie umane universali. Le frasi “Questo non è il tuo nome” e “Io non sono tuo figlio” lampeggiano sullo schermo e sono intonate in modo ritmico alla colonna sonora accompagnata dall’artista. In Invocation: Release, l’artista si sviluppa, esalta e sembra accettare il sé e ciò che è diventato nel presente e nel futuro. Entrambi i video si basano su immagini di religioni globali, come l’induismo, nonché le azioni di trasformazione dei riti di iniziazione praticata da diverse comunità in tutto il vasto continente africano. I due film si ripetono ripetutamente, suggerendo la lotta continua di ogni nuova generazione mentre cercano l’autodeterminazione all’interno delle tradizioni e delle aspettative in cui sono nate. La mostra Invocations di Jim Chuchu è generosamente sostenuta da Reggie Van Lee.