La Qatar Investment Authority prende in mano il dossier Esselunga. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, sottolineando che Ugo Arzani, italiano responsabile del settore consumer and retail investments del fondo sovrano del Qatar (ex managing director di Bank of America Merrill Lynch) sta infatti cercando di capire se ci sia possibilità di entrare nel capitale della catena di supermercati, dopo che solo pochi mesi fa una generosa offerta (7,3 mliardi) della cinese Yida Investment Group è stata respinta al mittente.
Da parte sua Esselunga, con l’emissione di due bond a 6 e 10 anni per un totale di un miliardo di euro nelle scorse settimane, ha appena messo a posto il primo tassello di una riorganizzazione interna che potrebbe nel medio periodo proiettarla verso Piazza Affari. L’emissione ha potuto contare su una richiesta (9,2 miliardi) pari a più di nove volte l’offerta ed è stata sottoscritta in maggioranza (circa il 70%) da investitori esteri.
I due bond, entrambi da 500 milioni, sono quotati alla Borsa del Lussemburgo. Un titolo è a scadenza 25 ottobre 2023 e paga una cedola dello 0,875%, mentre l’altro ha scadenza 25 ottobre 2027 e paga una cedola dell’1,875%.
Joint lead manager del collocamento sono stati Banca Imi, Citigroup, Mediobanca e UniCredit. Co-manager sono stati Banca Akros e UBI Banca.
Come si legge nel Prospetto informativo dell’emissione, Esselunga ha chiuso il primo semestre 2017 con 3,8 miliardi di euro di ricavi e 319,4 milioni di euro di ebitda rettificato, dopo aver chiuso il bilancio 2016 con 7,54 miliardi di ricavi e 661,5 miliardi di ebitda (si veda qui il comunicato stampa).