Partirà oggi l’ipo all’Aim di Equita Group spa, che ha fissato il range di prezzo per l’offerta delle sue azioni tra 2,40 e 3,10 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez). Lo ha annunciato venerdì 10 novembre la società, che offre un totale di circa 15,59 milioni di azioni ordinarie, di cui 4,49 milioni di nuova emissione, 3,3 milioni vendute dalla società e 7,7 milioni vendute dal management (scarica qui il comunicato stampa).
Le risorse raccolte dalla società a sostegno dello sviluppo rappresenteranno quindi il 50,6% dei proventi dell’offerta pari a 18,9 milioni di euro, sulla base del prezzo minimo di offerta, oppure 24,5 milioni, sulla base del prezzo massimo.
La capitalizzazione di mercato della società, al netto delle azioni proprie detenute post offerta sarà pari a 108,3 milioni in base al prezzo minimo di offerta e pari a 139,8 milioni in base al prezzo massimo. Pertanto, la valutazione pre-money della società (al netto delle azioni proprie), sulla base del prezzo minimo di offerta è pari a 89,3 milioni e sulla base del prezzo massimo di offerta è di 115,4 milioni.
Al termine dell’offerta, il capitale sociale di Equita Group sarà costituito da 50 milioni di azioni ordinarie, di cui 4,89 milioni di azioni proprie.
Il nuovo assetto azionario di Equita group deriva infatti dalla recente riorganizzazione del capitale dopo che lo scorso maggio Alessandro Profumo, fresco di nomina ad amministratore delegato di Leonardo, in linea con quanto richiesto dal Ministero dell’Economia, per evitare conflitti di interesse, ha lasciato Equita sim, di cui era presidente, da quando nel gennaio 2016 era stato siglato il closing dell’operazione che aveva visto l’ingresso del top banker nel capitale della sim insieme ai manager e che era stata annunciata nel luglio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez).
La nuova riorganizzazione del gruppo ha portato i manager storici ad acquisire parte della partecipazione detenuta da Profumo nella sim e arrivare a controllare l’83% della neocostituita Equita group (nuova società derivante dalla fusione tra Turati 9 e ManCo), che a sua volta detiene il 100% del capitale di Equita sim. Il presidente è Francesco Perilli, mentre Andrea Vismara è amministratore delegato. In occasione dell’ipo era stato previsto che Profumo cedesse anche la maggioranza della sua partecipazione rimanente, pari al 17% di Equita sim, su cui il management di Equita aveva un’opzione per l’acquisto. E infatti venerdì 10 novembre è stato annunciato che il management della società eserciterà l’opzione call su 3,86 milioni di euro di Nicla srl, società che fa capo alla famiglia Profumo.
Al termine del collocamento, il management deterrà quindi il 53,9% del capitale sociale (corrispondente al 66,1% dei diritti di voto grazie al possesso di 8,47 milioni di azioni a voto doppio); il flottante sarà pari al 31,2% del capitale sociale (corrispondente al 29,1% dei diritti di voto) e al 42,5% delle azioni quotate; Nicla srl deterrà il 5,1% del capitale sociale (corrispondente al 4,8% dei diritti di voto); le azioni proprie costituiranno il 9,8% del capitale sociale (senza diritti di voto né dividendo).
Le azioni proprie rappresentano un’importante riserva di risorse e il consiglio di amministrazione ha deliberato che verranno utilizzate solo nell’ambito di operazioni di crescita esterna finalizzate alla creazione di valore.
Mediobanca agirà in qualità di Nomad, Global Coordinator, Bookrunner e Specialista. Lo studio BonelliErede è il consulente legale.
Nei primi 9 mesi del 2017, i ricavi netti di Equita Group ammontano a 36,6 milioni, con un aumento del 14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di:
- ricavi di sales & trading per 17,7 milioni, in calo dell’8% rispetto ai 9 mesi del 2016, come conseguenza dell’introduzione della MIFID II.
- ricavi del proprietary trading per 8,4 milioni, più che raddoppiati
- ricavi dell’investment banking di 12 milioni, in aumento del 17%
- ricavi dell’alternative asset management per 2,0 milioni, con un aumento del 37%, in linea con le previsioni di ulteriore accelerazione, anche grazie alle iniziative di Private Equity e Private Debt recentemente lanciate.
Tenuto conto del positivo andamento dei primi 9 mesi del 2017, e in assenza di eventi negativi nella parte rimanente dell’esercizio attualmente non prevedibili, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato che proporrà all’assemblea che approverà il bilancio 2017 con la distribuzione di un dividendo pari ad €0,20 per azione.