De Matteis Agroalimentare spa, tra i principali gruppi italiani attivi a livello internazionale nella produzione di pasta di alta qualità, ha quotato ieri sull’Extra Mot Pro 6 milioni di euro di minibond, sottoscritti per 5 milioni da Anthilia Bond Impresa Territorio (Anthilia BIT) e Anthilia BIT Parallel gestiti da Anthilia Capital Partners sgr, e per un milione di euro da Banca Popolare di Bari.
Banca Popolare di Bari ha anche agito come arranger esclusivo dell’operazione, mentre l’assistenza legale è stata curata dallo studio Orrick Herrington & Sutcliff.
Il bond sottoscritto dai fondi Anthilia ha scadenza dicembre 2023, con rimborso amortizing a partire dal giugno 2019, e paga una cedola del 5,2%, mentre il bond sottoscritto da Banca Popolare di Bari ha scadenza dicembre 2022, con rimborso amortizing a partire dal giugno 2019, e paga una cedola del 4,1%. Le emissioni hanno entrambe garanzia Fei e sono assistite dalla linea di credito di firma per il sostegno delle pmi “InnovFin SME Guarantee Facility”: la copertura vale per la metà del valore di entrambe le emissioni.
Con sede ad Avellino, De Matteis ha chiuso il 2016 con con 113,6 milioni di euro di ricavi, 10,3 milioni di ebitda e un debito finanziario netto di 50,3 milioni. La società produce un’ampia varietà di pasta generando il 72% del fatturato all’estero con una distribuzione in 45 paesi nei cinque continenti e opera nel settore della produzione di pasta attraverso un modello integrato a monte, inclusivo di molino, che permette il controllo costante dell’intera filiera. Con il marchio Armando l’azienda porta sul mercato l’eccellenza della filiera agroalimentare italiana, realizzando un vero e proprio “patto” che da 7 anni lega sempre più aziende agricole (circa 900, in 9 regioni italiane).
Le due emissioni obbligazionarie finanzieranno gli investimenti a supporto del piano di sviluppo di De Matteis Agroalimentare e in particolare l’acquisizione e messa a regime del pastificio di Giano, in provincia di Perugia, e lo sviluppo del brand Armando.
“A oggi il plafond di garanzia da 50 milioni di euro del Fei concessa ai fondi di private debt di Anthilia sgr è stato utilizzato per circa il 70% a fronte di investimenti da parte dei due fondi per un totale di 186,5 milioni di euro, pari all’83% circa della dotazione”, ha detto a MF Milano Finanza Giovanni Landi, vicepresidente esecutivo dell’sgr.
Negli ultimi giorni, infatti, i due fondi hanno sottoscritto anche 11 milioni di euro di bond di Renco Group, general contractor nell’impiantistica industriale, con focus su oil& gas e energy, su un’emissione complessiva da 35 milioni, e 8 milioni di euro, su un totale di 17 milioni, di bond emessi da Exprivia per finanziare l’acquisizione di Italtel, così come annunciato lo scorso luglio. I bond di Exprivia hanno scadenza 2023 e pagano una cedola del 5,8%. Per il resto sono stati sottoscritti per 6,5 milioni da Banca Popolare di Bari e per 1,5 milioni da fondi gestiti da Consultinvest Asset Management sgr.
“I fondi hanno ancora 25-30 milioni per ulteriori investimenti, che sono comunque già in via di delibera”, ha detto ancora Landi, che ha aggiunto: “Per questo abbiamo iniziato a sondare gli investitori a proposito del lancio di un nuovo fondo in primavera. Se contiamo i coinvestimenti che abbiamo attivato nelle emissioni che abbiamo in portafoglio, abbiamo attivato oltre 300 milioni di investimenti complessivi, grazie ai quali le pmi hanno potuto a loro volta attivare circa un miliardo di investimenti. In totale i nostri fondi di debito hanno sottoscritto 35 emissioni di 24 società, che in aggregato valgono 3,2 miliardi di euro e danno lavoro a 20 mila persone. Il tutto con un rendimento lordo per i nostri investitori del 6,2% lordo a fronte di una duration di 3,3 anni”.