Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato ieri la quarta edizione della Relazione Annuale 2017 al Parlamento sulla strategia nazionale in favore delle startup e delle pmi innovative. La relazione, a firma del direttore generale per la politica industriale, la competitività e le pmi, Stefano Firpo, su dati al 30 giugno 2017, mostra che numero e dimensione delle startup e delle pmi innovative stanno crescendo (si veda qui la presentazione di Firpo), come peraltro dimostrano i dati aggiornati a fine ottobre dell’Osservatorio startup Leanus-MF presentati lo scorso novembre (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Tra le evidenze, si segnala il fatto che tra il 2013 e il 2016, il valore della produzione aggregato espresso dalle startup innovative è cresciuto di più di una volta e mezzo (+178,7%), passando dai 143 milioni di euro registrati a fine 2013 agli oltre 380 milioni di fine 2016. Al netto dei valori mancanti e delle startup che hanno cessato l’attività, il valore della produzione medio per impresa risulta quasi triplicato, passando da poco più di 110mila euro nel 2013 a oltre 320mila nel 2016.
Detto questo, il 70% delle startup iscritte ha fatturato nel 2016 meno di 100mila euro. Più nel dettaglio, circa una su quattro ha dichiarato un fatturato inferiore ai mille euro, in 693 casi pari a zero. Il 30% di startup che supera la soglia dei 100mila euro, invece, rappresenta oltre il 90% del fatturato complessivo della popolazione. Una rilevanza significativa assume, sia dal punto di vista del numero di startup incluse che dei valori espressi, la classe di imprese compresa tra 100mila e 500mila euro: poco meno di un quarto delle imprese iscritte in sezione speciale e di un terzo del valore della produzione aggregato. Il 7% delle imprese attualmente iscritte ha superato nel 2016 i 500mila euro di fatturato: tra queste, 139 (il 2,9% del totale) si attestava al di sopra del milione di euro. Queste categorie, sommate, hanno generato un’ampia maggioranza (59,6%) del valore della produzione aggregato della popolazione di riferimento.
Più nel dettaglio, la relazione porta le seguenti evidenze:
- Startup e pmi innovative italiane che beneficiano della policy dedicata sono quasi 8 mila (7.398 startup, 565 pmi innovative): quasi il doppio rispetto a due anni fa, e 1.800 in più rispetto al 30 giugno dello scorso anno.
- La media mensile delle nuove iscrizioni nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative è passata da 161 nel 2015 a 183 nel 2016, per raggiungere quota 253 nei primi sei mesi del 2017. Il record assoluto di iscrizioni si è raggiunto a marzo 2017, con 282 nuove startup registrate. 3. c’è almeno una startup innovativa in 1.414 comuni italiani, e in tutte le province del Paese.
- Nel solo comune di Milano sono localizzate 1.028 startup innovative, vale a dire il 60% delle startup della Lombardia e il 14% di tutte le startup italiane. La più elevata incidenza di startup sul totale delle imprese attive si registra nelle province di Ascoli Piceno e Trieste
- Il numero di pmi innovative è quasi triplicato (+177%) negli ultimi 12 mesi, passando da 204 a 565. Quasi il 40% delle imprese attualmente iscritte come pmi innovativa è una ex-startup innovativa.
- Il tasso di sopravvivenza delle startup innovative è molto elevato: a oggi soltanto il 6% delle startup innovative costituite nel 2014 e il 10% di quelle iscritte prima del 2013 ha cessato la propria attività.
- La forza lavoro complessiva impiegata da startup e pmi innovative è pari a 46.107 persone tra soci e dipendenti, cui andrebbero aggiunti i lavoratori parasubordinati e con partita IVA.
- Il 21,5% delle startup ha in maggioranza soci under-35, percentuale più che tripla rispetto alle altre società di capitali (6,7%).
- Il 40% del capitale sociale delle startup innovative e quasi il 60% di quello delle pmi innovative è detenuto da persone giuridiche (altre imprese, fondi d’investimento, università…).
- Nel 2016 le startup e le pmi innovative hanno espresso complessivamente un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro.
- Quattro pmi innovative su 10 hanno registrato nel 2016 un fatturato superiore a 1 milione di euro.
- Ci sono 27 imprese, ex-startup innovative, che hanno superato nel 2016 la soglia massima dei 5 milioni di fatturato, esprimendo un valore della produzione aggregato pari a 230 milioni di euro.
- Le quasi 2.900 startup innovative per le quali sono disponibili i bilanci sia per il 2015 sia per il 2016 fanno registrare una crescita del fatturato complessivo pari all’81,3%; il fatturato medio per startup innovativa è cresciuto in media di quasi 100mila euro in un anno, passando da 115mila euro a 208mila euro.
- Le startup innovative beneficiarie della policy a partire dal 2015 hanno in media raddoppiato il loro fatturato nel 2016, quelle iscritte dal 2013 e dal 2014 lo hanno in media triplicato.
- Le startup innovative investono molto di più delle altre imprese, specialmente in asset immateriali: il loro tasso di immobilizzazioni sull’attivo patrimoniale netto (25%) è di 8 volte superiore rispetto a quello di tutte le società di capitali italiane.
- Nell’ultimo anno 740 startup hanno utilizzato la nuova la nuova modalità di costituzione digitale e gratuita: negli ultimi sei mesi il 42,8% delle nuove costituzioni è avvenuto con questa modalità (in Veneto oltre il 70%), che comporta per ciascuna impresa un risparmio medio stimato di 2mila euro.
- Grazie all’intervento del Fondo di Garanzia per le pmi, è stato erogato credito bancario per 477 milioni di euro in favore delle startup innovative, e per quasi 26 milioni verso le pmi innovative. Il tasso di sofferenza dei prestiti a startup innovative garantiti dal Fondo è dello 0,9%, sensibilmente più basso di quello registrato dalle altre imprese di nuova o recente costituzione;.
- Nel 2015 gli investimenti in equity in startup innovative agevolati dagli incentivi fiscali previsti dallo Startup Act italiano hanno toccato quota 83 milioni di euro, per un aumento del 64% rispetto al 2014.
- Nello stesso anno, hanno beneficiato degli incentivi fiscali 2.110 persone fisiche e 332 società di capitali, oltre 1.000 in più rispetto al 2014. Nel complesso, gli investitori hanno beneficiato di detrazioni Irpef (19%) e deduzioni dall’imponibile Ires (20%) per circa 11,6 milioni di euro.
- Le startup e le pmi innovative che hanno fatto ricorso all’equity crowdfunding hanno raccolto in tutto 12,5 milioni di euro in 109 campagne, più della metà delle quali (59) è stata avviata negli ultimi 12 mesi.
- Ci sono 151 cittadini extraeuropei (su 252 candidati, da 34 Paesi) che hanno ottenuto un nulla osta al visto per lavoro autonomo startup tramite il programma Italia Startup Visa per portare in Italia la propria idea imprenditoriale innovativa.