La galassia di lavoratori
autonomi, free-lance e partite IVA è sempre più fondamentale per il
funzionamento dei un’economia dei nostri giorni. Dalle professionalità più
elevate, come avvocati e architetti, ai lavori creativi come fotografi o
designer, passando per impieghi nati
negli ultimi anni, come cake designers e dog sitters, fino a mestieri antichi
come falegnami e altri tipi di artigiani. Tutte professioni basate su una
struttura del lavoro autonoma, strettamente dipendenti dalla capacità di farsi
conoscere presso il pubblico. In Italia la capacità di far incontrare domanda e
offerta di lavoro autonomo è ancora fortemente disorganica: se non ci si affida
ai pareri di amici e conoscenti, si deve navigare in un vero e proprio
labirinto fatto di decine, se non centinaia di siti internet di categoria o
personali.
La piattaforma Salty
è nata con l’obiettivo di posizionarsi come primo motore di ricerca per i
professionisti in Italia, per aggregare l’offerta dei lavoratori autonomi con
la domanda per le loro prestazioni, proveniente da privati e aziende. Da un
lato il portale permette ai lavoratori autonomi di avere una vetrina per
promuoversi e trovare nuovi clienti, mentre gli utenti finali potranno
utilizzare un’unica piattaforma per ricercare potenzialmente tutte le
prestazioni professionali specializzate di cui hanno bisogno, dal personal chef
al fisioterapista ai tutor per ripetizioni scolastiche. I clienti possono
mettersi in contatto con i professionisti direttamente attraverso la
piattaforma, attraverso la sua chat interna, e verificarne anche la
disponibilità con il calendario dinamico. Salty è organizzato sulla base di
aree geografiche che coincidono con le maggiori città, ed in questo momento è
attivo a Roma, Milano, Bologna e Torino.
marzo 2016 nella sua forma ‘base’, ovvero gratuitamente per acquisire la
maggior visibilità possibile. Lo scorso anno, in aprile, il servizio ha
ricevuto un upgrade nella città di Roma, con il lancio di due tipologie di
servizi in abbonamento per i professionisti, per migliorare la loro visibilità
sul portale. Salty conta oggi un totale di oltre 14 mila utenti registrati e
ha già creato circa 4 mila contatti tra professionisti e clienti. Secondo le
statistiche presentate dalla società, i profili dei free-lance sono stati
visitati oltre 360 mila volte e in media ognuno di loro ha ricevuto mediamente
59 visite da potenziali clienti in 90 giorni. La società ha inoltre firmato
accordi di collaborazione con partner di primo livello, che possono ampliare
l’offerta nei confronti dei lavoratori indipendenti. È il caso di Wallet-E, produttore
italiano di mobile POS di nuova generazione, i cui prodotti sono offerti agli
utenti di Salty per transazioni più rapide e semplici.
enormi: i lavoratori autonomi e free-lance in Italia sono oltre 3,6 milioni,
ovvero circa il 25% della intera forza lavoro. Gli utenti finali, privati o
piccole e medie aziende in cerca di un personale temporaneo o per realizzare un
progetto specifico, sono oltre 10 milioni solo nelle grandi città italiane
target di Salty. Il panorama degli aggregatori di
domanda e offerta di lavoro in Italia è ancora molto frammentato. Nessun player
ha una posizione di leadership nazionale, con l’esclusione di LinkedIn, il cui
focus sulla visibilità delle figure mid e senior delle grandi aziende lo rende
però un portale completamente diverso. Rispetto ad altri competitor italiani
più vicini in termini di utenza target, Salty ha dalla sua un posizionamento trasversale
rispetto a numerose categorie professionali, oltre ad un modello di business
basato sul pagamento di abbonamenti fissi da parte dei lavoratori autonomi,
invece del prelievo su ogni singola transazione conclusa adottato da altri
player.
richiede risorse e per questo la startup ha lanciato una raccolta equity
crowdfunding sul portale CrowdFundMe. Il target minimo di 50 mila euro è già
stato raggiunto, in pochi giorni, e a più di un mese dal termine, la campagna è
già in overfunding del 126%, con quasi
63 mila euro raccolti.
La maggior parte dei fondi
raccolti con l’equity crowdfunding, circa l’80%, sarà investito per aumentare
la visibilità del portale. Sono previste campagne di marketing sui canali più
collaudati ed efficacisecondo l’esperienza maturata negli scorsi mesi dalla
società. Le campagne dovrebbero partire a marzo 2018 e proseguire per 6-8 mesi.
Le risorse rimanenti verranno investite in tecnologie e risorse umane, per
migliorare l’efficienza operativa del portale e del suo servizio, oltre che per
raggiungere un sempre migliore tasso di conversione in ricavi del traffico
sulla piattaforma. A livello geografico la priorità di Salty
è consolidare la sua posizione a Roma, dove il business è già a pagamento, e in
secondo luogo esportare il modello basato sugli abbonamenti anche a Torino,
Bologna e Milano.