La comunicazione politica non può più fare a meno del
digitale. È un fatto ormai scontato e dimostrato su una scala senza precedenti
dal presidente americano Donald Trump con il suo uso di Twitter. Restando in
Italia, il successo di Matteo Salvini si deve in parte ad una attenta campagna
social su Facebook, mentre quello che ad oggi è (sondaggi alla mano) la prima
forza politica del paese, il Movimento 5 Stelle, è nato e cresciuto online. Non
tutti i politici, o gli aspiranti tali, hanno a disposizione le risorse per
mettere appunto siti, blog o mantenere consulenti per la strategia social. Per
aiutare il grande numero dei politici a mettere a punto la loro strategia
digitale e gestire la propria presenza online, nel modo più semplice ed
efficiente è nata la startup InPolitix, che ha recentemente
lanciato la sua campagna equity crowdfunding sul portale Opstart.
«Il progetto nasce molti anni fa con la mia tesi di laurea,
ma abbiamo iniziato a creare InPolitix nel 2014, con un censimento, grazie agli Open Data, di tutti i
politici eletti in Italia e di tutti i dati relativi alle loro attività
legislative o di amministrazione», spiega
il fondatore e presidente, Donato De Ieso. Il sistema di accesso al
servizio per i politici è in parte mutuato anche da quello di TripAdvisor, che
permette ai gestori delle attività di gestire la propria presenza sulla
piattaforma. «L’esponente politico che trova il suo profilo anagrafato su InPolitix
può reclamarlo per gestirlo in prima persona come il proprio sito personale», spiega De Ieso. Una volta
‘preso possesso del proprio profilo, il politico può utilizzarlo per gestire la
sua presenza digitale a 360 gradi: non solo come vetrina e biglietto da visita,
ma anche per gestire in maniera integrata la presenza sui vari social network,
mettere in evidenza la propria attività, anche attraverso newsletter,
aggiornare i cittadini e la stampa sul proprio calendario di eventi. Un vero e
proprio CRM, o un LinkedIn, della politica, con una platea potenziale di 150
mila clienti, tanti sono i funzionari eletti nel nostro Paese.
«Non ci poniamo nella posizione di consulenti per la
comunicazione del personaggio politico o del candidato», spiega De Ieso, «il
nostro focus è fornire gli strumenti informatici migliori allo staffin modo da
permettergli di lavorare nel modo più semplice ed efficiente possibile».
Strumenti che non si limitano ai canali di comunicazione, ma riguardano anche
la pianificazione della campagna e dei suoi contenuti. Grazie agli open data, InPolitix
integra tutte le informazioni necessari su leggi, interventi parlamentari e
proposte legislative, oltre alla comunicazione di media ed agenzie di stampa.
«La politica è ancora ‘analogica’, noi vogliamo essere protagonista e aiutarla
nel suo percorso di digital transformation», indica De Ieso. Una delle
possibilità più interessanti è quella offerta dall’analisi automatica dei
flussi informativi: «grazie al machine learning una delle possibilità future è
quella di un’applicazione che informi in modo attivo politici sugli argomenti
più caldi della discussione online».
L’altro pubblico di riferimento è quello dei candidati, un
bacino di utenza importante non solo in questo periodo di elezioni politiche:
ogni anno infatti in Italia ci sono 125 mila candidature per cariche politiche
su base locale o nazionale. Agli aspiranti assessori e consiglieri, InPolitix
propone un pacchetto digitale ‘chiavi in mano’ al prezzo di 99 euro: un sito
già configurato, pronto per la campagna elettorale e con la possibilità di
utilizzarlo anche per raccolte fondi, senza costi aggiuntivi. «Questo bacino di
clientela è molto importante», spiega il fondatore, «specialmente in ambito
locale le campagne elettorali sono ancora molto tradizionali, ma le generazioni
più giovani, che rappresentano una fetta sempre maggiore dell’elettorato, sono
attente alla comunicazione digitale. Come la nostra piattaforma i nostri
candidati possono aggiudicarsi avere a disposizione uno strumento semplice con
cui gestire tutta la propria presenza digitale».
Il modello adottato dalla piattaforma è quello è quello
freemium, con un accesso gratuito ai servizi base e abbonamenti annuali da 290
euro per le funzionalità superiori. Un mercato potenziale da 44 milioni di euro
per quanto riguarda i politici eletti e un turnover massimo di 12,5 milioni di
euro annui sui candidati. Tutto solo in Italia. Le potenzialità del portale non
si fermano però al nostro Paese. «Un elemento caratteristico di un servizio
come è la scalabilità in altri contesti
geografici», spiega De Ieso, «per cui vogliamo cercare di espanderci al più
presto in altri Paesi».
Per accelerare il proprio sviluppo la società ha lanciato
una raccolta equity crowdfunding sul portale Opstart, con un obiettivo minimo
di 50 mila euro. In pochi giorni la società ha già raccolto 23 mila euro e le
risorse in arrivo saranno utilizzate per supportare la crescita attraverso
campagne di marketing, per aumentare la visibilità del servizio, e nello
sviluppo di nuovi strumenti e servizi da offrire a politici, candidati ed altri
fruitori della piattaforma.