L’operatore di private equity britannico OpCapita, tramite OpCapita Consumer Opportunities Fund II, ha annunciato l’acquisto dell’intero capitale di Sebeto Group spa, la società che gestisce le catene di ristoranti a marchio Rossopomodoro, Anema&Cozze, Rossosapore e Ham Holy Burger, per un totale di 140 ristoranti nel mondo (scarica qui il comunicato stampa).
OpCapita è un investitore specializzato nel retail, che possiede già alcune catene come La Sirena (nel settore del pesce) e Merkal Calzados (abbigliamento). L’acquisizione di Sebeto è il terzo investimento di OpCapita Consumer Opportunities Fund II e segna il primo investimento del fondo in Italia. L’asta si era aperta lo scorso autunno (si veda altro articolo di BeBeez) e che OP Capita fosse tra i favoriti in corsa era noto dallo scorso gennaio (si veda altro articolo di BeBeez).
A vendere sono i fondatori (Roberto Imperatrice, Pippo Montella e Franco Manna) e il fondo britannico Change Capital Partners che aveva comprato l’intero capitale della società nel 2011, rilevandola da Quadrivio sgr e dagli stessi fondatori, con questi ultimi che avevano reinvestito per il restante 30%.
Franco Manna e Pippo Montella, che hanno reinvestito si dice per un 20% del capitale (si veda Reuters), continueranno a far parte del consiglio di amministrazione e formeranno parte integrante del team. Franco Manna continuerà il suo ruolo di presidente e Pippo Montella gestirà le relazioni con i principali fornitori dell’azienda.
OpCapita rafforzerà ulteriormente il team di gestione. Marco Airoldi, ex amministratore delegato di Benetton ed ex senior partner di Boston Consulting Group, entrerà a far parte di Sebeto come vice presidente esecutivo e Roberto Colombo, ex chief operating officer di Autogrill, diventerà amministratore delegato di Sebeto. Inoltre, Stephen Alexander e Joshua Spoerri, rispettivamente operating partner e managing director di OpCapita, rappresenteranno il fondo nel Cda della società.
Rossopomodoro è una delle catene di ristoranti più conosciute in Italia, con una forte identità e un elevato livello di brand awarness. Ha più di 60 ristoranti in tutto il paese e più di 20 all’estero, inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Danimarca e Turchia. Rossopomodoro ha anche una partnership con Eataly, la catena dedicata ai prodotti enogastronomici italiani di alta qualità, per fornire l’autentica pizza napoletana nei negozi Eataly all’estero (l’apertura più recente risale al 15 febbraio all’interno dell’Eataly di Stoccolma). OpCapita vede significative potenzialità di ulteriore crescita e sviluppo soprattutto del brand Rossopomodoro. In Italia, l’obiettivo è rafforzarne il posizionamento di catena leader nel settore della pizza, facendo leva sul favorevole momento di mercato.
Il gruppo, nato ventotto anni fa a Napoli, ha chiuso il 2016 con circa 60 milioni di euro di ricavi. Nei primi anni di investimento gli affari non erano però andati bene per il gruppo con Change Capital che ha dovuto ricapitalizzarlo più volte. Sebeto aveva chiuso il 2015 con 47,7 milioni di euro di ricavi consolidati (dai 35,9 milioni del 2014), 5 milioni di ebitda (da 3,7 milioni) e 5,35 milioni di perdita netta (da -8,2 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 21,7 milioni (da 22,8 milioni) (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il gruppo si dice sia stato valutato attorno a 80 milioni di euro.
Rotschild & Co. ha agito quale advisor finanziario di Change Capital e degli altri azionisti. Lazard ha agito in qualità di advisor finanziario di OpCapita. Chiomenti ha assistito OpCapita sul fronte legale e fiscale. Advisor legale di Change Capital è stato invece Legance. I managers infine sono stati assistiti dallo Studio Legale Ambrosino-Pecora.