La Commissione europea ufficializzerà oggi le sue proposte sulla gestione dei crediti deteriorati delle banche. L’appuntamento è stato ricordato ieri dal vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, responsabile per Financial Stability, Financial Services e Capital Markets Union, a valle dell’Ecofin: “Da parte della Commissione, presenteremo domani (oggi per chi legge, ndr) un pacchetto completo di misure per aiutare gli Stati membri e le banche a gestire i crediti deteriorati e a prevenire che se ne accumulino altri in futuro. Questo contribuirà a rendere i loro settori bancari più sicuri, più forti e più capaci di finanziare l’economia reale. Con questo nuovo pacchetto conseguiremo risultati che andranno oltre le nostre promesse di riduzione del rischio” (si veda qui il comunicato stampa).
Secondo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che a sua volta ha parlato ieri al termine dell’Ecofin, le proposte della Commissione attenuano la polemica che si era aperta con la Bce per il suo addendum sullo stesso argomento (si veda altro articolo di BeBeez). “Il documento, possiamo anticipare, smussa sicuramente gli angoli di quella polemica, rende il processo a nostro avviso molto più gestibile”, ha detto infatti il ministro.
Intanto nei giorni scorsi la European Banking Authority (EBA) ha una consultazione pubblica sulle sue Linee guida per le banche su come gestire in maniera efficace le esposizioni deteriorate e quelle cosiddette forborne (cioé delle quali si sono riviste le condizioni). La consultazione termina l’8 giugno e il prossimo 25 aprile è prevista un’audizione pubblica (si veda altro articolo di BeBeez). Il documento in consultazione chiede in particolare un’opinione sulla soglia del 5% per il rapporto tra crediti deteriorati e totale dei prestiti alla clientela come soglia cruciale per stabilire che una banca debba obbligatoriamente predisporre una strategia di gestione dei deteriorati e un processo di governance che la implementi.
Secondo l’Eba, i crediti deteriorati delle banche dell’Unione europea ammontavano, alla fine del terzo trimestre dello scorso anno, a 854 miliardi di euro, pari al 4,2% del totale dei prestiti, dai 989 miliardi di fine 2016 (5,1% del totale dei prestiti). Sempre a fine settembre 2017, sul totale dei 29 paesi dell’Unione europea, ce ne erano 12, tra cui l’Italia, che presentavano sistemi bancari con crediti deteriorati superiori al 5% dei prestiti totali (si veda l’EBA Risk Dashboard).