Neuberger Berman pensa a cedere la sua quota del 35,56% di Rigoni di Asiago srl, il noto gruppo produttore di miele e marmellate. Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che il mandato per gestire il processo è stato assegnato a Banca Imi.
La quota di Rigoni in mano ai fondi di Neuberger Berman fa parte del portafoglio di partecipazioni dirette che sono state cedute lo scorso anno dal Fondo Italiano d’Investimento e che, a chiusura della prevista ipo del veicolo NB Aurora, a sua volta gestito da un team di Neuberger Berman, sono destinate a passare in parte nel portafoglio dello stesso NB Aurora.
Il Fondo Italiano aveva investito in Rigoni nel febbraio del 2012, sottoscrivendo un aumento di capitale da 500 mila euro per il 2,81% e sottoscrivendo un finanziamento in conto futuro aumento di capitale per altri 9,5 milioni. Nel luglio del 2012 il finanziamento era stato poi convertito in capitale, portando la quota del Fondo appunto al 35,55%.
Rigoni ha chiuso il bilancio consolidato 2017, con ricavi attorno ai 136 milioni di euro (dai 114,8 milioni del 2016), 17 milioni di ebitda (da 12,2 milioni) e 50 milioni di debito finanziario netto (da 43,4 milioni), compresi i 7 milioni di euro di minibond a scadenza luglio 2019 con cedola 6,25% emessi nel 2014 e quotati all’ExtraMot Pro. Per il 2018 sono previsti ricavi per 150 milioni, anche grazie alla crescita prevista negli Usa.
Il processo di vendita parte dopo l’anno scorso era stata valutata una quotazione in Borsa e dopo che a fine febbraio Andrea Rigoni, amministratore delegato e azionista di controllo con il 64,5% dell’azienda, ha fatto un’offerta per la quota in mano a Neuberger Berman, ma quell’offerta sarebbe però stata considerata congrua.
Tra gli interessati al dossier si fanno i nomi del gruppo Ferrero e dell’olandese Royal Wessanen, che avrebbe secondo i rumor valutato Rigoni oltre 11 volte l’ebitda, Tra i fondi di private equity in campo, si parla invece di L-Catterton, Ambienta sgr e del londinese Epic Private Equity.