L’incubatore M31 Italia venduto a un non meglio precisato gruppo oftalmologico cinese il 100% di Adaptica, spin-off del laboratorio di ottica adattiva dell’Ateneo Patavino, che realizza dispositivi portatili per rilevare errori di rifrazione e difetti visivi e soluzioni per la loro diagnosi e correzione (scarica qui il comunicato stampa).
La startup, fondata nel 2009 da Tommaso Occhipinti a Padova e sinora guidata dal ceo Gianluigi Meneghini, ha applicato tecnologie derivanti dallo spazio e dall’astronomia al settore dell’oftalmologia portando innovazioni importanti sia per la misura dei difetti rifrattivi sia per la progettazione di lenti personalizzate.
Per M31, presieduto dal presidente e fondatore Ruggero Frezza, si tratta del secondo disinvestimento nel campo dell’oftalmologia, dopo quello del 2017 di CenterVue (si veda altro articolo di BeBeez). A oggi nel settore ha in portafoglio ancora D-Eye, che applica l’intelligenza artificiale all’oftalmoscopia diretta basata su smartphone. D-Eye nel gennaio 2016 ha raccolto un round di investimento di 1,5 milioni di euro guidato da Innogest sgr e Invitalia Venture sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione su Adaptica è stata seguita da Orrick Italia per i venditori di Adaptica e da Clifford Chance per il gruppo cinese acquirente. Advisor finanziario dell’operazione è stato Alira Health.