Gli obbligazionisti di Adler Group, il gruppo leader globale nel settore dei componenti di isolamento tecnico e acustico per l’automotive, hanno dato il loro via libera all’ingresso del fondo FSI nel capitale, come annunciato a fine aprile.
I 350 milioni di euro di bond in questione, che sono quotati in Germania a Francoforte, Monaco e Stoccarda e all’Irish Stock Exchange, sono stati emessi dalla controllata tedesca operativa Adler Pelzer Holding (ex HP Pelzer Holding), pagano una cedola del 4,125% e hanno scadenza 2024. Quei bond hanno rifinanziato 280 milioni di euro di bond a cedola 7,5%, che erano stati emessi nel 2014 e quotati alla Borsa del Lussemburgo.
Come spesso accade, il regolamento dei bond prevedeva il rimborso anticipato in caso di cambio di controllo dell’emittente. “Entreremo con il 28%”, aveva precisato in un’intervista a MF Milano Finanza nei giorni scorsi il ceo di FSI sgr, Maurizio Tamagnini, “ma abbiamo dato la disponibilità a investire ulteriore capitale per supportare eventuali acquisizioni”.
Se gli obbligazionisti del bond Adler Pelzer non avessero accettato la proposta di waiver e di modifica del regolamento del bond proposta dall’emittente la scorsa settimana, a conclusione dell’investimento del fondo FSI la società avrebbe dovuto offrire agli obbligazionisti il riacquisto dei bond al prezzo di 101, più il rateo interessi. Gli obbligazionisti hanno invece deciso di rinunciare a questo diritto in cambio del pagamento di una consent fee di 2,5 euro ogni mille euro di bond.