C’è poco da fare. Perché un’azienda cresca di valore in certo periodo, il management deve avere una marcia in più rispetto ai competitor. Indipendentemente dalla congiuntura di mercato, di settore o dalla disponibilità di credito.
E’ il risultato di un’analisi condotta nel 2016 da Duff & Phelps insieme a Insead su un campione di 28 investimenti compiuti da operatori di private equity in tutto il mondo con durata media di detenzione della partecipazione tra quattro e cinque anni. E i risultati dell’analisi sono ancora molto validi, stando a quanto emerso ieri nel corso di un workshop organizzato da Aifi e Duff & Phelps, con il patrocinio dell’American Chamber of Commerce in Italia.
L’analisi andava a testare la metodologia messa a punto da Duff & Phelps, denominata Created Value Attribution Framework che individua appunto quattro driver per la generazione di valore: Industry (cambiamenti intervenuti nel settore di riferimento), Capital Markets (evoluzione dei parametri di mercato), Deleveraging (riduzione dell’indebitamento netto avvenuto nel periodo) e Unique (o Alpha), che identifica il valore attribuibile all’efficacia delle strategie messe in atto dal management team e non da fattori contingenti (condizioni di mercato, operazioni straordinarie ecc.). Ciascuno di questi quattro driver concorre in misura variabile, secondo i casi, a determinare l’incremento di valore.
I risultati dello studio, pubblicati dall’Insead e Duff & Phelps, evidenziano che lo Unique è stato il principale driver con un’incidenza del 68% sull’incremento di valore della partecipazione. Seguono, ad ampia distanza, gli altri tre driver: Industry (14%), Capital Markets (9%), e Deleveraging (9%)
Ebitda, multipli e indebitamento netto, cioé i tre parametri abitualmente utilizzati per determinare il valore di un’azienda nel private equity, non sono quindi davvero in grado di spiegare l’origine del valore. Capire che cosa ha effettivamente determinato la generazione di valore in un determinato periodo è invece un’informazione decisiva per giudicare l’evoluzione di un’azienda o di un portafoglio di partecipazioni.