Imi Investimenti spa sarà fusa a breve in Intesa Sanpaolo.
E’ stato depositato infatti ieri il progetto di fusione per incorporazione, dopo il via libera all’operazione da parte della Banca Centrale Europea e i soci di Intesa Sanpaolo, che rappresentino almeno il cinque per cento del capitale sociale, hanno ora tempo sino al prossimo 20 luglio per chiedere che la decisione sia adottata dall’assemblea straordinaria (scarica qui il comunicato stampa).
Imi Investimenti spa, che a fine 2017 (si veda qui il bilancio 2017) operava con un organico di 15 persone ,è una finanziaria di partecipazioni specializzata in investimenti in fondi di private equity sia di terzi sia captive. Su quest’ultimo fronte l’attività viene condotta tramite la controllata al 100% Imi Fondi Chiusi sgr.
Imi Investimenti a fine 2017 disponeva di un portafoglio finanziato con capitale proprio del valore di 167 milioni di euro (al netto degli investimenti di liquidità rappresentati da titoli di debito emessi da società del gruppo, pari a 600,1 milioni di euro) e di un patrimonio netto di 853 milioni.
Quanto a Imi Fondi Chiusi sgr, a fine 2017 operava con un organico di 12 persone e aveva in gestione sette fondi chiusi riservati dedicati a private equity e venture capital e totalmente investiti, cioé: nel private equity i fondi Atlante Private Equity (200 milioni), Fondo Centro Impresa (100 milioni) e Fondo Mezzogiorno (100 milioni); nel venture capital i fondi Altante Seed (10 milioni), Altante Ventures (25 milioni), Altante Ventures Mezzogiorno (25 milioni) e Atlante Tech (30 milioni sottoscritti da Imi Investimenti e per il resto tuttora in raccolta con target 120 milioni).
Infine, sempre nel venture capital, nel luglio 2017 l’sgr aveva deliberato il lancio del nuovo fondo crescIT@digitale per investire in pmi attive nel campo della digital trasformation che include aziende, in qualsiasi stadio di sviluppo, che siano attive principalmente nell’ambito delle tecnologie digitali ovvero che stiano impostando o ridisegnando in maniera rilevante l’offerta del proprio business grazie alle tecnologie digitali. Il fondo ha avviato le sottoscrizioni con l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di euro e potrà avviare la propria attività una volta raggiunto l’ammontare minimo di sottoscrizioni fissato in 25 milioni.
Nel progetto di fusione si legge che la decisione va inserita nel quadro del processo in corso di dismissione degli investimenti del gruppo in private equity e venture capital e che l’operazione comporterà la risalita nella capogruppo della consistente liquidità (al momento investita sopratutto in titoli di debito del gruppo stesso) delle partecipazioni e delle quote dei fondi, che saranno a quel punto gestiti in continuità organizzativa. In realtà poi la gestione di Atlante Private Equity passerà a Neuberger Berman AIFM Limited, controllata da NB Europe Ltd, come descritto dal Bollettino dell’Antitrust dello scorso 21 maggio. Nel dettaglio, infatti, Neuberger Berman si sostituirà a Imi Fondi Chiusi sgr nella gestione delle partecipazioni del fondo, a seguito di un accordo cosiddetto “Replacement Agreement”. Le partecipazioni in questione riguardano il controllo esclusivo di Giunti spa, Service Med spa e Seli spa e il controllo congiunto su Trasporti Romagna spa (insieme a FIS srl), su Blumen spa (insieme a IGI sgr) e su SVAS Biosana spa (insieme a investitori privati).
Sempre sul fronte degli investimenti in private equity, l’attività di Intesa Sanpaolo era già stata oggetto di spin off e di alleanza con l’asset manager statunitense Neuberger Berman (l’ex divisione dii asset management di Lehman Brothers) nel giugno 2015 (si veda altro articolo di BeBeez), che aveva dato vita a NB Renaissance Partners (Nbrp), la piattaforma di Neuberger Berman dedicata agli investimenti di private equity in Italia. Neuberger Berman aveva partecipato alla capitalizzazione del primo fondo, apportando il portafoglio di quote di fondi di private equity acquisito da Intesa Sanpaolo per un valore di circa 100 milioni ( in particolare quelle nei fondi Clessidra, Cinven, Apax, Carlyle e Apollo) e investendo un altro centinaio di milioni in cash. Quanto a Intesa Sanpaolo, aveva apportato al fondo la maggioranza di una newco alla quale sono state girate circa 20 partecipazioni di private equity in varie società, del valore di circa 300 milioni. Il resto era poi stato raccolto presso investitori terzi.
A luglio 2017, poi, la piattaforma di NB aveva annunciato il raggiungimento del target di raccolta a 300 milioni di euro per il nuovo fondo NB Renaissance Partners (Annex), che si affianca quindi al primo fondo NB Renaissance Partners, portando dunque il totale degli asset in gestione da parte della piattaforma a 920 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte del venture capital, invece, some è noto, nei mesi scorsi è nata Indaco Venture Partners sgr la società di gestione del risparmio indipendente che fa capo per il 51% all’ex management team di venture capital di Intesa Sanpaolo, guidato da Davide Turco (si veda altro articolo di BeBeez). Indaco sgr ha già raccolto 130 milioni di euro per il suo primo fondo Indaco Ventures 1, che ha un obiettivo superiore ai 200 milioni di euro da raggiungere entro fine anno (con hard cap a 250 milioni). A sottoscrivere il primo closing sono stati Intesa Sanpaolo, Fondo Italiano d’Investimento e Fondazione Cariplo.
Il capitale dell’sgr fa capo ai 5 key manager: Davide Turco (amministratore delegato), Elizabeth Robinson (vicepresidente esecutivo) e gli investment director Antonella Beltrame, Alvise Bonivento e Valentina Bocca. Il restante 49% del capitale fa invece capo, con quote paritetiche, a Futura Invest (i cui principali azionisti sono Fondazione Cariplo e Fondazione Enasarco) e Intesa Sanpaolo.
L’operazione era nota dallo scorso novembre, quando in occasione delle ultime battute del processo di vendita di Quadrivio sgr, si era saputo che fuori dal perimetro degli asset oggetto della vendita c’era appunto anche l’sgr costituita in joint venture nel 2016 con Intesa Sanpaolo e dedicata agli investimenti di venture capital (si veda altro articolo di BeBeez).
(Articolo modificato il 25/04/2019 – si aggiungono dettagli sul passaggio di gestione del fondo Atlante Private Equity)