L’artista tedesco Wolfang Tillmas ha in corso un tour espositivo in Africa, la prossima mostra sarà a Johannesburg, Sud Africa. L’ultima esposizione di opere di Wolfang Tillmans, Fragile, visiterà numerose città africane nei prossimi anni. Dopo le esposizioni a Kinshasa e Nairobi, l’artista tedesco si sposterà a Johannesburg, Presentata dall’Istituto Tedesco per la Cultura ed il Goethe-Institute Fragile sarà in mostra dal prossimo 8 luglio. L’opera di Tillmans ha una posizione preminente nel mondo dell’arte contemporanea ed il suo approccio artistico si è evoluto costantemente dai primi anni ’90. Grazie alla sua grande fantasia ha ridefinito in continuazione la fotografia, sia per quanto riguarda l’immagine che per i materiali. Il suo linguaggio espressivo si è sviluppato non solo per la sua profonda osservazione dell’uomo nella complessità del mondo ma, anche nell’intensa ricerca preparatoria e la sua costante crescita nell’utilizzo degli strumenti disponibili oltre che nel potenziale tecnico ed estetico. La familiarità, l’empatia, l’amicizia e la vicinanza con i soggetti sono tutti visibili nelle sue opere. La dedizione al tema della libertà di Tillmans da una parte e l’approccio privo di timori e le ampie vedute dall’altra definiscono il suo approccio artistico. Abbraccia gli errori e le rotture nel suo lavoro, spesso sfociando nello sviluppo di nuovi processi, e da questo riconosce la fragilità che ci sostiene come individui. ‘Fragile’ offre una panoramica completa delle molteplici e sfaccettate forme di espressione artistica che Tillmans abbraccia. Dalle stampe di grandi dimensioni agli oggetti scultorei, dalle videoproiezioni e la musica, fino al suo lavoro curatoriale nel realizzare la mostra. La selezione per questa mostra itinerante comprende oltre 200 opere dal 1986 al 2018. Wolfang Tillmans nasce nel 1968 a Remsheid, Germania, prima ancora di fotografare, Tillmans si avvicina al mondo delle immagini manipolando con una fotocopiatrice materiali tratti da riviste e quotidiani. Le sue immagini degli anni ’80 raccontano le subculture giovanili e i loro contesti: dai Gay Pride al mondo dei club e della techno. Composta da fotografie di strada, ritratti, still life e paesaggi, la sua intera opera assume la forma di un flusso in continua evoluzione che si rinnova grazie alla natura aperta e mai statica delle immagini. Le fotografie entrate in collezione sono emblematiche della varietà sperimentale di Tillmans che negli ultimi decenni ha sondato la materialità della fotografia, i processi chimici e i suoi aspetti formali, utilizzando anche pratiche off camera. In particolare Conquistador III appartiene alle edizioni speciali realizzate a partire da immagini uniche poi ri-fotografate, esito di incidenti o di errori provocati dalla luce o dai reagenti chimici nel processo di stampa. La più recente Lux, invece, testimonia il suo ritorno alla figurazione.
(a cura di Paolo Bongianino)