La New Art Dealers Alliance, senza scopo di lucro, ha annunciato oggi di staccare la spina dalla sua fiera annuale di primavera a New York. La decisione arriva in un momento in cui le gallerie di piccole e medie dimensioni subiscono un calo di presenze e pressioni finanziarie senza precedenti, spesso esacerbate dagli alti costi legati alla partecipazione alle fiere d’arte. “È fondamentale per noi pensare a dove, quando e come delle fiere, in un momento così saturo di loro”, ha detto Elyse Derosia, presidente del consiglio di amministrazione della NADA e fondatrice della galleria Bodega, in una dichiarazione. Il consiglio ha votato a favore dell’annullamento della fiera dopo “ampia conversazione con i membri”. Al posto di una fiera del 2019 a New York, gli organizzatori hanno detto che dedicheranno le risorse alla programmazione delle gallerie. L’obiettivo è quello di aumentare il traffico pedonale e la visibilità delle mostre della galleria durante la Settimana delle Arti di marzo, un ritorno agli artisti e alle gallerie che Derosia definisce “sia eccitanti che a scadenza cruciale”. La fiera NADA a Miami andrà invece avanti, con la prossima versione che aprirà a dicembre presso l’Ice Palace Studios. La fiera d’arte PULSE di Miami ha anche abbandonato la sua edizione di New York lo scorso anno, mentre la fiera Moving Image ha chiuso i battenti anche quest’anno a New York. La decisione dà a NADA “il tempo di sviluppare e implementare nuove iniziative che serviranno al meglio i nostri membri man mano che le loro esigenze continuano a cambiare ed evolvere”, afferma il direttore esecutivo Heather Hubbs in una dichiarazione. La produzione di “modelli alternativi” per i collezionisti e il pubblico di impegnarsi con l’arte contemporanea è sempre stata al centro della missione della NADA, ha affermato. Più recentemente, la NADA ha aperto la sua prima mostra fuori sede, intitolata “Close Quarters” a New York’s Governor’s Island.