Dopo il progetto Firenze, arrivano i progetti Milano e Torino. Sono i nomi con i quali sono stati battezzati gli ultimi portafogli di Npl messi in vendita da Unicredit, come riferito ieri da Il Sole 24 Ore.
Il progetto Firenze si era chiuso lo scorso novembre, con la cessione di 715 milioni di euro lordi derivanti da contratti di credito chirografario e ipotecario verso piccole e medie imprese italiane a MBCredit Solutions e Cerberus Capital Management (si veda articolo di BeBeez).
Ora, invece, il gruppo bancario ha in corso l’asta per un portafoglio da un miliardo di euro di Npl secured (progetto Milano) e per un altro portafoglio da un miliardo di euro unsecured (progetto Torino), per il quale sarebbero in corsa, tra gli altri, Cerberus e Banca Ifis.
Che entro fine anno la banca voglia cedere altri Npl era scritto nella semestrale. In particolare, si legge nella presentazione agli analisti, a fine giugno i crediti deteriorati lordi non core erano 22,2 miliardi di euro e la banca fissa un nuovo target per fine anno a 19 miliardi e di 14,9 miliardi a fine 2019.
Intanto procede l’operazione Sandokan 2, cioé la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati costituito soprattutto da unlikley to pay immobiliari, quindi secured, che sarebbe la riedizione del progetto Sandokan, varato nell’autunno 2015, che aveva poi portato il gruppo bancario a cartolarizzare un portafoglio da 1,3 miliardi di euro. Questa volta, però, il portafoglio in questione avrebbe una dimensione maggiore, tra i 2 e i 3 miliardi di euro.
L’istituto guidato da Jean Pierre Mustier non dovrebbe quindi lanciare una gara ma rivolgersi direttamente agli interlocutori della prima operazione conclusa a fine 2016, cioè Pimco, Gwm e Finance Roma, tramite la newco Aurora Recovery Capital (si veda altro articolo di BeBeez).