Il fondo di turnaround lanciato da FVS sgr insieme a Pillarstone Italy per risollevare le sorti delle medie imprese del Veneto, affossate dal crack di Veneto Banca e di Popolare di Vicenza (si veda altro articolo di BeBeez), è al lavoro per affiancare la SGA (Società Gestione Attività) nella gestione dei crediti deteriorati veneti e quindi per iniettare nuova finanza e aiutare le aziende debitrici a risollevarsi.
Lo ha detto Fabrizio Spagna, presidente di Veneto Sviluppo spa, la finanziaria della Regione Vento che controlla l’sgr, intervenendo lo scorso venerdì a Villasimius alla convention annuale di Frigiolini & Partners Merchant, la boutique di consulenza specializzata nella strutturazione di minibond short term e proprietaria anche della piattaforma di equity crowdfunding Fundera.
La SGA, come noto, ha rilevato dalle due banche venete 17 miliardi di euro di crediti deteriorati e di questi, 8,6 miliardi sono unlikely-to-pay, ha sottolineato Spagna, aggiungendo che sul totale degli UTPs ben 6,3 miliardi sono nei confronti di 25 mila aziende e che il 45% di questo valore è rappresentato da crediti verso aziende venete. E non basta, perché presto nel portafoglio della SGA potrebbero arrivare sino ad altri 4 miliardi di euro di crediti deteriorati, che Intesa Sanpaolo intende cedere entro il 2020, perché si tratta di crediti sulla carta ancora in bonis, ma ad altra probabilità di trasformazione in sofferenze o inadempienze probabili.
Spagna ha spiegato il fondo FVS sgr ha l’esclusiva rispetto a Kkr sul fronte dei crediti veneti SGA. Veneto Sviluppo ha certo bisogno di uno specialista per ristrutturare e rilanciare le aziende in questione, ma vuole mantenere il pieno controllo sia sulle linee di politica industriale, cioè sul come individuare le aziende da salvare, sia sulle decisoni finali del fondo, per cui il via libera ai deal lo potrà dare il consiglio di amministrazione della sgr, mentre Pillarstone ha il ruolo di advisor del fondo e si occuperà di gestire le partecipazioni.
Certo, ha aggiunto il presidente di Veneto Sviluppo, “Kkr che è lo sponsor di Pillarstone, potrebbe voler comprare quei crediti e quindi poi decidere da solo cosa farne e come lavorare su quelle aziende, ma con Marina Natale (ad di SGA, ndr), di cui ho una grande stima, siamo risusciti a negoziare un’esclusiva, il che significa che Kkr può acquistare quei crediti soltanto una volta che noi avremo deciso di non farlo. Con Kkr abbiamo un accordo per possibili coinvestimenti”.
Obiettivo degli investimenti del fondo di FVS sgr saranno però le aziende debitrici di medie-grandi dimensioni. I crediti verso aziende più piccole, quindi, resteranno in gestione solo alla SGA e quindi c’è da capire che succederà. E’ probabile, comunque, che SGA decida di gestire da sola questi crediti e, se del caso, di iniettare nuova finanza per rilanciare quelle piccole aziende. D’altra parte nei mesi scorsi la SGA ha fatto provvista di capitali, varando un programma di emissioni di bond da un miliardo di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e si dice anche che stia assumendo persone, in grado di occuparsi della gestione di questi crediti.
Il target del fondo sono aziende con sede legale in Triveneto, un fatturato superiore ai 30 milioni, con passività superiori ai 50 milioni, oltre 35 dipendenti e un rapporto tra posizione finanziaria netta ed ebitda di oltre 5 volte. Si tratta di 141 aziende che nel complesso hanno ricavi per 18 miliardi di euro, un ebitda di 700 milioni, un debito finanziario netto di 7,7 miliardi e oltr 40 mila dipendenti.
(Articolo modificato alle ore 14.20 del 9 ottobre 2018. Si corregge il tema dell’esclusiva di FVS sgr nella gestione degli UTPs veneti della SGA, l’esclusiva è nei confronti di Kkr)