Da inizio anno e sino a fine settembre sono state annunciate operazioni di m&a che hanno riguardato aziende italiane come target (cosidetto inbound m&a) per 32,2 miliardi di euro, in calo dai 38,2 miliardi dei primi nove mesi del 2017, quando però il conto includeva anche il mega-deal Luxottica-Essilor da 24 miliardi. Lo ha calcolato Mergermarket, che ieri ha organizzato a Milano il suo convegno annuale dedicato a m&a e private equity.
Il calo più importante ha riguardato però le operazioni sul mercato domestico, con volumi quasi dimezzati rispetto all’anno scorso: 11,2 miliardi dai 21,8 miliardi dei nove mesi del 2017. Un fatto, questo, che si spiega con le difficili condizioni politiche e con le imprese che si sono trovate ad affrontare le incertezze sui mercati finanziari.
Molto bene, infine, le operazioni di m&a che hanno visto le aziende italiane nel ruolo di acquirenti, salite oltre i 40 miliardi nei primi nove mesi da poco sotto i 40 miliardi l’anno scorso.
Del valore complessivo dell’m&a che ha coinvolto aziende italiane, le operazioni di buyout di private equity hanno raggiunto livelli record, con un valore di 15,8 miliardi dagli 8,2 miliardi del 2017, grazie alla facilità di reperimento di finanziamenti e all’interesse da parte degli investitori, alla ricerca di rendimenti migliori rispetto a quelli offerti da opzioni di investimento più tradizionali.
D’altra parte di grandi deal se ne sono fatti parecchi e infatti sono stati proprio i grandi deal a segnare il recupero del valore degli investimenti dei fondi in questi nove mesi. Lo aveva già segnalato il Report di BeBeez sui primi otto mesi di private equity, pubblicato a inizio settembre, calcolando che da inizio gennaio sino a fine agosto si erano contate 113 operazioni di private equity nel senso più ampio del termine, considerando anche add-on , business combination con Spac e operazioni in club deal (si veda qui il Report di BeBeez) e lo aveva sottolineato AIFI a fine settembre presentando i dati del semestre che indicavano investimenti dei fondi nel periodo per poco meno di 2,9 miliardi di euro (da 1,9 miliardi del primo semestre 2017), spalmati su 160 operazioni (da 139 deal) (si veda altro articolo di BeBeez). Tra le operazioni più grandi di questi nove mesi condotte da operatori di private equity ci sono quelle su Recordati, su Italo-Ntv, su Ei-Towers , su Versace e su Magneti Marelli.