BPER Leasing Sardaleasing ha annunciato ieri una cartolarizzazione da 1,1 miliardi di euro di un portafoglio di crediti leasing in bonis, per il 70% costituito da crediti immobiliari e per il resto rappresentato da un mix di crediti garantiti da veicoli, beni strumentali, imbarcazioni e anche crediti derivanti da contratti di leasing nel settore energy (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione è stata realizzata con il veicolo Multilease AS, messo a disposizione e gestito da Zenith Service (controllato da Arrow Global, si veda altro articolo di BeBeez), che è anche arranger dell’operazione, oltre che master servicer, corporate servicer e calculation agent, mentre sul piano legale advisor è stato Baker McKenzie. Per BPER Leasing Sardaleasing si tratta della terza operazione di questo tipo, dopo quelle del 2016 e del 2014, che avevano sempre visto in entrambi i casi Zenith Service come arranger e master servicer (si veda qui il comunicato stampa di allora).
La cartolarizzazione nel dettaglio prevede l’emissione di titoli asset backed in due classi, entrambe con scadenza legale luglio 2044: una senior da 794,7 milioni di euro con rating A di DBRS e A+ di S&P’s, che sarà quotata alla Borsa di Dublino; e una junior da 340,47 milioni.
Il consigliere Delegato di BPER Leasing Sardaleasing, Stefano Esposito, ha spiegato che “la nuova provvista finanziaria servirà alla società per continuare lo sviluppo degli impieghi che lo scorso anno ha raggiunto il traguardo dei 700 milioni e soprattutto cogliere le opportunità offerte dalla Legge di Stabilità allo sviluppo delle imprese. Più specificamente, rivolgeremo particolare attenzione alla Sardegna convogliando le risorse necessarie per lo sviluppo delle imprese del territorio, non ancora allineate alla rivoluzione industriale 4.0”.
Su quest’ultimo fronte, però, non è ancora chiaro quanto scenderanno gli incentivi fiscali per gli investimenti delle imprese per il passaggio a industria 4.0, visto che nell’ultimo testo di Documento Programmatico di Bilancio 2019 si parla di “proroga del bonus fiscale sugli ammortamenti connessi agli investimenti in macchinari e attrezzature effettuati nel 2019 per contribuire al rinnovamento del capitale produttivo delle imprese, con alcune modifiche nell’entità”, ma sono scomparse le percentuali del 175% (per acquisto di beni materiali) e 120% (per software) che comparivano in una precedente versione (attualmente l’iperammortamento è al 250% sui macchinari e al 140% sul software). Sempre sul tema, poi, non c’è nulla in manovra a proposito dell’incentivo alla formazione 4.0 introdotto lo scorso anno (credito d’imposta al 75% per le spese in formazione 4.0 del personale).