Crif punta sull’open banking e lo fa partendo da una piattaforma che ha già respiro europeo. Il gruppo con sede a Bologna, specializzato in sistemi di informazioni creditizie, di business information e soluzioni per il credito, attraverso la sua controllata Crif Buergel, ha comprato il 100% della londinese Credit Data Research Realtime Holding Ltd. Si tratta di una delle prime società in Europa a essere stata riconosciuta dalla FCA britannica come Account Information Service Provider (AISP), cioè come soggetto abilitato a fornire informazioni sui conti correnti di privati e imprese, registrato in ben 21 paesi europei, contando ovviamente anche il Regno Unito. Lo ha annunciato a MF Milano Finanza Enrico Lodi, general manager di Crif, che è stato nominato ceo della società, che è stata ribattezzata Crif Realtime Ltd.
L’operazione si inserisce nel quadro dello sviluppo dei nuovi servizi che sono ormai possibili grazie alla nuova direttiva europea sui servizi di pagamento (Payment Services Directive 2 o PSD2) e che privati e imprese potranno utilizzare per pagare, trasferire denaro e controllare lo stato dei propri conti correnti (si veda qui altro articolo di BeBeez e qui il video del Caffé di BeBeez del novembre 2017 dedicato a PDS2 e fintech).
Grazie a questa acquisizione Crif punta in particolare a offrire servizi di open banking per consentire lo scambio di dati relativi ai pagamenti nel credito retail tra privati o imprese e operatori del credito. Un AISP abilitato ai sensi della nuova direttiva, infatti, può accedere ai conti corrente di diverse banche, previo consenso formale da parte del titolare del conto, per recuperare e aggregare i dati di pagamento con lo scopo di offrire servizi a valore aggiunto al titolare del conto stesso, come ad esempio la valutazione del proprio merito creditizio, una gestione finanziaria più consapevole oltre a altre offerte personalizzate, per esempio proposte di ottimizzazione delle spese per le utenze di gas, luce e telefono.
Lodi ha spiegato che “Credit Data Research Realtime è nata per fornire strumenti innovativi alle pmi che desiderano migliorare l’accesso alle risorse di finanziamento, accrescere il livello di trasparenza nella relazione con i propri partner commerciali e i clienti così come facilitare la loro gestione e l’accesso ai mercati esteri, ma i fondatori avevano capito che dietro PSD2 si celava un’opportunità enorme da cavalcare e hanno lavorato per ottenere dall’autorità britannica la registrazione a operare come AISP e ottenendo successivamente il passaporto europeo valido per operare in altri venti paesi. Inizialmente avevamo pensato a una pura collaborazione di business, ma poi abbiamo capito che per poter davvero fare la differenza nel mondo open banking c’era bisogno di spalle più larghe, perché in gioco c’è la fiducia delle persone e un gruppo come Crif ha certo vita più possibilità in questo senso per conquistare il mercato di quanto non possano avere società più piccole o stratup fintech. Per questo abbiamo deciso di comprare l’intero capitale della società”. Contestualmente Crif è diventata anche azionista di minoranza delle società Credit Data Research Ltd. e Credit Data Research Italia, che continueranno a condurre le altre attività, sotto la guida del presidente Alessio Balduini.
“I nostri nuovi servizi partiranno dai paesi dove siamo più presenti e quindi da Italia, Francia, Austria, Repubblica Ceca e Germania”, ha concluso Lodi, sottolineando che, “la Germania è già un mercato fintech maturo, per cui molto sensibile alle proposte di open banking”.
In Germania per esempio c’è Figo, una start-up fintech che ha sviluppato una Api (applicazione che consente lo scambio di dati in sicurezza tra due controparti, ndr) in grado di collegarsi con le architetture informatiche di tutte le principali banche del Paese, aggregare le informazioni sui vari conti che fanno capo a singoli soggetti e fornirle alle banche che ne facciano domanda a valle della richiesta di un fido. Figo ha già incassato 10 milioni di euro da vari venture capital (compreso DB1 Ventures, che fa capo a Deutsche Boerse.