Banca Carige ha concluso l’attesa operazione di cartolarizzazione di sofferenze da circa un miliardo di euro (si veda qui il comunicato stampa), a poco più di un mese dal closing della cessione di un portafoglio di posizioni UTP per 366 milioni a Bain Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
La cartolarizzazione era stata ampiamente anticipata dal management della banca ed è in linea con quanto previsto nell’ambito della più ampia azione di derisking e miglioramento dell’asset quality del gruppo (si veda altro articolo di BeBeez).
In particolare è stato cartolarizzato un portafoglio di sofferenze da 964 milioni di euro lordi composto da crediti secured per il 48% e da crediti unsecured per il 52%. Il portafoglio è stato acquistato al veicolo di cartolarizzazione Riviera Npl srl, che ha emesso tre diverse classi di titoli per un totale di 215 milioni di euro, pari quindi a un prezzo medio dei crediti del 22,3% del valore lordo.
La tranche senior è da 175 milioni, alla quale sono stati attribuiti i rating investment grade Baa3 da Moody’s e BBB- da Scope Ratings e che paga una cedola pari al tasso euribor 6 mesi più 65 punti base; la tranche mezzanine, è da 30 milioni e la tranche junior è da 10 milioni. Per i titoli senior, che saranno sottoscritti e trattenuti dall’originator Banca Carige, verrà attivato il processo per la richiesta della garanzia statale GACS. Il 95% delle tranche mezzanine e junior sarà collocato presso investitori istituzionali e al termine di tale processo (che si concluderà in settimana), il gruppo conseguirà la derecognition ai fini di vigilanza del portafoglio.
Nell’ambito dell’operazione, JPMorgan e Banca Imi hanno svolto il ruolo di arranger; Securitisation Services (Gruppo Banca Finint) il ruolo di back-up master servicer, calculation agent, corporate services provider e representative of the noteholders; Credito Fondiario e Italfondiario sono state nominate special servicer e Credito Fondiario master servicer. La consulenza legale è stata affidata agli studi Allen & Overy (per l’arranger) e Orrik, Herrington & Sutcliffe (per l’originator).
Per Carige si tratta della seconda operazione di cartolarizzazione di Npl con Gacs dopo quella di un portafoglio da 938 milioni conclusa nel luglio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).
A seguito delle operazioni di deconsolidamento concluse nell’ultimo trimestre dell’anno per complessivi 1,3 miliardi di euro, il credito deteriorato del gruppo Carige scende a 3,5 miliardi, raggiungendo con un anno di anticipo il target assegnato da Bce per il 2019, pari a 3,7 miliardi (dal 4,6 miliardi assegnato per il 2018).