Anche l’equity crowdfunding italiano sta entrando in una seconda fase. E’ stata infatti annunciata la prima exit, una società ha pagato un dividendo agli investitori e una piattaforma si sta quotando all’Aim Italia. Mentre anche il crowd della piattaforma britannica Seedrs proprio in questi giorni ha incassato una ricca exit su una startup italiana.
La prima exit per una società finanziata con equity crowdfunding non immobiliare è stata annunciata lo scorso febbraio e riguarda Kiunsys, spin off dell’Università di Pisa, che nel 2015 chiuse con successo una campagna sul portale StarsUp, raccogliendo 505 mila euro da 19 investitori. Il 100% della società è stato acquisto da Municipia (gruppo Engineering), nell’ambito della strategia di crescita e rapida evoluzione dell’offerta Smart Mobility del gruppo (si veda qui il comunicato stampa). Engineering è il gruppo di controllato da Apax Partners e NB Renaissance, per il quale i fondi stanno organizzando l’asta per il disinvestimento (si veda altro articolo di BeBeez).
Kiunsys è una startup innovativa che offre servizi di mobilità urbana, ha all’attivo numerosi progetti di r icerca nazionali ed europei, e soluzioni già operative in oltre 80 città, tra cui Amburgo, Bucarest, Firenze, Mantova, Milano, Napoli, Parma, Pisa e Verona. Tra gli attori che hanno scelto di affidarsi a Kiunsys figura anche Deutsche Telekom AG, in particolare per la gestione del sistema di pagamento dei parcheggi PARK & JOY, e Fès, città del Marocco con oltre un milione di residenti, che ha scelto le tecnologie di Kiunsys per l’intera gestione della mobilità urbana e dei parcheggi.
Nei giorni scorsi, invece, è stata annunciata l’exit per gli investitori di Stamplay, società che sviluppo in cloud e realizza app senza ricorrere al codice, ma utilizzando le Ap. Stamplay è stata comprata da Apple per 5 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta di un bell’incasso per gli investitori che comprendono sia il crowd che aveva partecipato alle due campagne di equity crowdfunding di Stamplay sulla piattaforma Seedrs nel 2014 (256 mila sterline sulla base di una valutazione pre-money di 1,7 milioni, il che significa un guadagno di oltre due volte il capitale investito) e nel 2016 (un bond convertibile da 12 mila sterline sulla base di una vlautazione di 3,5 milioni), ma anche per i venture capital e altri investitori che, dopo il primo round su Seeders e l’ingresso nella community di 500Startups, il più grande incubatore degli Usa, hanno investito complessivamente circa 500 mila dollari. Tra gli investitori ci sono Kima Ventures, Pitch@Palace, Last Mile Ventures, Seedcamp e business angel come Francesco Lato, Kevin Moore, Paul Mears e Lorenzo Barbantini Scanni.
C’è stato poi il primo caso di una società che ha raccolto una campagna di equity crowdfunding e che ha pagato un dividendo agli investitori. Si tratta di Cesynt Advanced Solutions, una pmi innovativa che lo scorso giugno 2018 aveva raccolto 250 mila euro sulla piattaforma Opstart (si veda altro articolo di BeBeez). La società ha registrato nel 2018 un notevole aumento di fatturato, superiore ai 2 milioni di euro, e per questo nella prossima assemblea di approvazione di bilancio verrà deliberata anche la distribuzione di un dividendo dell’importo di circa 50 mila euro, pari quindi al 20% di quanto raccolto in piattaforma, da elargire tra tutti soci sottoscrittori del crowdfunding .Il piano presentato in occasione della campagna, prevedeva invece il superamento dei 2 milioni di fatturato soltanto nel 2020, risultato che, dunque, è stato anticipato di due anni rispetto al previsto.
Il tutto accade mentre oggi farà il suo debutto all’Aim Italia la piattaforma CrowdFundMe, la prima piattaforma di equity crowdfunding italiana che sbarcherà a Piazza Affari. La società, fondata da Tommaso Baldissera Pacchetti, ha raccolto 2,8 milioni di euro da investitori istituzionali, professionali e retail a 9 euro per azione e debutterà sul listino con una capitalizzazione di circa 13,3 milioni di euro e un flottante del 30% (si veda altro articolo di BeBeez).