Come atteso, il colosso Usa dei fondi alternativi Oaktree ha chiuso nei giorni scorsi l’acquisto dei 15 hotel posseduti dai fondi gestiti da Castello sgr. L’operazione ha un valore di 300 milioni di euro e, secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, rappresenta la prima di una serie per il fondo statunitense che ha intenzione di investire nel settore in Italia ben un miliardo di euro in località come Capri, Taormina, Cortina, Venezia, Firenze, Roma e Milano. Secondo indiscrezioni il primo hotel in pipeline è l’hotel Ambasciatori Palace di Roma: un 5 stelle di 150 camere in via Veneto, che vale oltre 100 milioni di euro.
Advisor di questa prima operazione sono stati Mediobanca e gli studi legali Legance e Freshfield. Oaktree era in trattativa esclusiva sul portafoglio di hotel dallo scorso gennaio, dopo aver rilevato i crediti delle banche garantiti da quegli asset (si veda altro articolo di BeBeez). Del portafoglio di hotel fanno parte cinque strutture di lusso in Italia, apportate a suo tempo ai fondi Cosimo I e Augusto: si tratta di Fonteverde, Grotta Giusti eBagni di Pisa in Toscana, del Chia Laguna Resort in Sardegna e de Le Massif a Courmayeur (appena aperto). Nel 2014 l’sgr ha creato una divisione apposita, battezzata Italian hospitality collection, dedicata alla gestione di questi cinque hotel.
L’obiettivo di Oaktree è creare la maggiore piattaforma di hotel business e leisure nel nostro Paese, con il supporto di Castello che continuerà a gestire il nuovo fondo nel quale le strutture acquisite finora andranno a confluire e che verrà arricchito dal futuro shopping.Peraltro il 2019 si prospetta un anno molto promettente per gli investimenti in hotel, con volumi record stimati prossimi ai 2 miliardi. Lo ha previsto CBRE (si veda altro articolo di BeBeez).
Il passaggio di mano del portafoglio di hotel di Castello sgr si inserisce nel quadro più ampio del riassetto azionario della stessa Castello sgr, che attualmente fa capo a Isa-Istituto atesino di sviluppo (79%), Itas holding (14,3%), Lo.ga-fin (3,63%) e al management (2,95%). I soci storici di Castello hanno infatti dato mandato a Mediobanca per la definizione di una nuova compagine azionaria della società nell’ambito di un aumento di capitale deliberato nei mesi scorsi per 15 milioni di euro, mentre nelle scorse settimane Maire Investments ha ceduto il suo 32,88% a Isa, con quest’ultimo che sarebbe itneressato a restare in Castello con una quota di minoranza.
Nella gara sarebbero coinvolti, oltre allo stesso Oaktree, il family office paneuropeo Aerium e il fondo LBO France. A Castello sgr fanno capo 35 fondi immobiliari per circa 2,3 miliardi di patrimonio gestito e oltre 350 immobili in tutta Italia. Oaktree invece gestisce asset per 124 miliardi, di cui 9,4 miliardi nel settore immobiliare.