Le banche coinvolte nel collocamento di Nexi hanno fissato il prezzo di ipo a 9 euro per azione e quindi il gruppo paytech debutterà martedì 16 aprile a Piazza Affari con una capitalizzazione di 5,7 miliardi di euro. Il prezzo definitivo è stato poi confermato dal consiglio di amministrazione di Nexi ieri sera e si attende dunque un comunicato ufficiale oggi.
A quel prezzo l’enterprise value di Nexi è di circa 7,5 miliardi di euro, cioé circa 17,5 volte l’ebitda pro-forma 2018 (si veda qui la nota informativa).
Il prezzo fissato per l’offerta è il minimo della forchetta di prezzo ristretta (si veda altro articolo di BeBeez) individuata nei giorni scorsi da BofA Merrill Lynch, Banca Imi, Credit Suisse, Goldman Sachs e Mediobanca in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner e dai joint bookrunner Banca Akros, Barclays Bank, Citigroup, Hsbc, Mps Capital Services, Ubi Banca , Ubs e UniCredit. Banca Imi e Banca Akros agiscono inoltre in qualità di sponsor, mentre Evercore è l’advisor finanziario. La forchetta iniziale era di 8,5-10,5 euro.
L’offerta di Nexi è mista e composta da un aumento di capitale e da vendita di azioni da parte dei socia e cioé dei fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra e di un gruppo di banche. L’aumento di capitale sarà di un massimo di 700 milioni di euro, mentre la componente di vendita vedrà 125 milioni di azioni poste in vendita da Mercury UK Holdco Ltd, la holding che fa capo ai tre fondi, e circa 21 milioni da Banco BPM., Banca Popolare di Sondrio, Banca di Cividale, Credito Valtellinese e Iccrea Banca. Il flottante sarà attorno al 40%.