L’artista Filippo Riniolo e il festival art+b=love(?) lanciano una call rivolta a imprese, associazioni, team di ricerca e a tutti quei soggetti che vogliano trasformare “la realtà” attraverso l’arte contemporanea. Durante il festival ad Ancona, Riniolo realizzerà un’opera con la proposta che più avrà convinto il comitato scientifico del festival.
La Mole Vanvitelliana di Ancona dal 16 al 19 maggio torna a ospitare art+b=love(?), il primo festival italiano dedicato all’arte che innova la scienza, le imprese e la società. Per il terzo anno consecutivo, quattro giornate di talk, esposizioni, performance e workshop all’insegna di un Nuovo Rinascimento in cui l’arte dialoga con mondi distanti solo in apparenza.
La prima opportunità per il pubblico nazionale di essere direttamente coinvolto nella sfida di ripensare il ruolo dell’arte nella società viene dalla collaborazione con l’artista Filippo Riniolo – milanese, classe 1986, vive e lavora a Roma, dove si è laureato nel 2011 all’Accademia di Belle Arti con una tesi sull’impatto della finanziarizzazione nel sistema dell’arte contemporanea. La sua ricerca spazia tra temi poetici, politici, sociali, storici e d’attualità – con art+b=love(?), un’equazione e la b è la variabile di questa formula. Il festival nelle sue precedenti edizioni ha indagato i processi e i risultati di contaminazione tra ARTE e mondo del turismo, ARTE e mondo della scienza, ARTE ed economia, ARTE e impresa. Queste sono state le variabili, le “b” scelte dal comitato scientifico del festival e inserite di volta in volta nella formula art+b=love(?) delle edizioni realizzate.
Per l’edizione 2019 è iniziata la ricerca di nuove contaminazioni e, quindi, di una nuova variabile, della “tua variabile”, della tua “B”.
Ora come si definisce la variabile?
Dove, in quale campo, in quale ambito della vita privata, della città di residenza o dell’azienda, l’arte potrebbe portare un miglioramento o fare addirittura la differenza?
Dove si pensa che l’arte possa aprire le gabbie e non solo abbellirle, trasformare e non raccontare la realtà c’è uno spazio di proposta.
B come ‘coesione sociale’, ‘utilizzo consapevole della tecnologia’, ‘invecchiamento attivo’, ‘inquinamento dei mari’ non sono che esempi di variabili. In questa call non ci sono limiti all’immaginazione e, soprattutto, alle motivazioni che chiunque potrà addurre per convincere il comitato scientifico che valuterà le proposte.
Tra le proposte pervenute, la “B” selezionata sarà il banco di prova su cui Riniolo, durante il festival, si cimenterà per realizzare un’opera che dialoghi con la variabile selezionata. Il vincitore sarà ospitato dal festival per incontrare l’artista e vedere realizzato il processo di contaminazione proposto. C’è tempo fino al 30 aprile per partecipare alla call: http://bit.ly/2TPMqnM.
qui la videocall
a cura di Giada Luni