I dati relativi all’ultimo trimestre del 2018 mostrano che i fondi di LBO nel mondo hanno visto nel 2018 un anno eccezionalmente buono, con forti ritorni, basso livello di rischio e un breve “time to liquidity”. Lo dice l’ultimo rapporto trimestrale Quarterly Private Equity Performance di eFront, tra i principali fornitori di software e soluzioni finanziarie dedicati agli investimenti alternativi. Dal report emerge in particolare che:
1) La performance dei fondi LBO si è stabilizzata nel 2018 intorno ai livelli record dal 2017: il Total Value to Paid-in-Capital (rapporto della somma tra capitale rimborsato dal fondo e valore delle partecipazioni in portafoglio in rapporto al totale del cpaitale investito) ha raggiunto quota 1,46 volte nel quarto trimestre 2018, una performance netta che supera di 0,13 volte la media decennale di 1,332 volte. Per gli Stati Uniti, i fondi degli anni 2011 e 2014 sembrano avere un rendimento superiore alla media, con altre annate ampiamente allineate. Per l’Europa, il 2012 e il 2014 stanno andando bene, con il primo che raggiunge un TVPI (Total Value to Paid in Capital) vicino a 2 volte. Nel complesso, i fondi attivi LBO europei, con un’eccezione, sembrano in grado di sovraperformare la media storica.
2) Il time-to-liquidity, nel frattempo, ha visto un ulteriore brusco calo nel 2018, riducendosi a 2,7 anni, in calo da quasi 4 anni nell’ultimo picco del 2015 e al di sotto della media a lungo termine di 3,14 anni;
Il colosso della consulenza di project management Royal Haskoning DHV ha acquisito Ambiental Risk Analytics, un fornitore leader nel Regno Unito di intelligence utilizzabile per la gestione dei dati per proteggere persone, proprietà e capitali da inondazioni e cambiamenti climatici (si veda qui privateequitywire). La strategia di Royal Haskoning è quella di garantire che i clienti traggano beneficio dalle considerevoli opportunità che le nuove tecnologie nel campo della modellizzazione e previsione delle scienze e dei rischi naturali possono fornire in relazione alla resilienza, alla riduzione delle perdite, alla gestione del rischio e al rischio tecnico. L’acquisizione segue quella dello scorso gennaio di Lanner, a sua volta una società che ha sviluppato un software di simulazione predittiva dei comportamenti dei clienti di varie industrie (si veda FinSMEs).