Senza parlare arriva a Milano Il 13 giugno, al Teatro Franco Parenti, la prima milanese di uno spettacolo che porta in scena desideri, pensieri, stati d’animo di chi non può parlare Milano, 7 maggio 2019 – Il 13 giugno arriva a Milano, al Teatro Franco Parenti, Senza parlare, uno spettacolo sulla disabilità comunicativa. La pièce prende spunto dalla raccolta omonima, scritta a più mani, da mamme e papà di bambini che non possono parlare, seguiti dal Centro Benedetta D’Intino Onlus di Milano. Sono bambini che non dicono mamma, papà, ho fame, ancora, basta, ho paura, sono felice. Il Centro Benedetta D’Intino, da più di 25 anni, si prende cura di loro, mettendoli nelle condizioni di comunicare, pur senza voce, attraverso un approccio clinico che si chiama Comunicazione Aumentativa Alternativa. Per la prima volta a Milano, Senza parlare varcherà le soglie del Teatro Franco Parenti per informare e sensibilizzare la società sul diritto alla comunicazione per tutti, anche per chi non può parlare. Una società più informata sulla disabilità comunicativa, infatti, è una società che può rispondere meglio alle esigenze che tale disabilità richiede. Con questo scopo è nato Senza parlare, una pièce intensa ed emozionante, che fa sorridere, che fa riflettere, che tocca il cuore e, soprattutto, che parla a tutti, perché tutti ne abbiano consapevolezza. Messo in scena dalla compagnia about:blank, Senza parlare è la storia di Sara, una ragazza che non parla, e di suo fratello Marco. E’ uno spettacolo che emoziona, che racconta una quotidianità alle prese con la disabilità con intensità e leggerezza. La parabola di un giorno per raccontare una vita di difficoltà e il percorso di un’intera esistenza in salita in cui i piccoli desideri, i bisogni, le incomprensioni devono essere affrontati in un contesto di condizione estrema, in cui ogni piccola vittoria è gigantesca e ogni conquista è reale, sudata, voluta. Senza parlare è in scena il 13 giugno, alle 21.00, presso la Sala Grande del Teatro Franco Parenti. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Milano, sarà a sostegno del progetto Care for Children del Centro Benedetta D’Intino, che offre percorsi clinici di Comunicazione Aumentativa Alternativa a bambini con grave disabilità comunicativa, con l’obiettivo di garantire a tutti quei bambini che non possono parlare la possibilità di esprimersi e di essere ascoltati. Le prenotazioni sono disponibili online, fino a esaurimento posti, sul sito di Rete del Dono, a questo link: https://www.retedeldono.it/it/senzaparlare2019 Paola Ratclif Ufficio Stampa Centro Benedetta D’Intino paola.ratclif@benedettadintino.it – 02/39263940
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Il Centro Benedetta D’Intino Onlus è da 25 anni un Centro di riferimento per la disabilità comunicativa. Attraverso i due settori clinici di Comunicazione Aumentativa Alternativa e di Psicoterapia, il Centro Benedetta D’Intino assiste ogni anno gratuitamente oltre 500 bambini e adolescenti con disabilità comunicativa grave e con bisogno di supporto psicologico. Ognuno di loro è seguito da un’équipe multidisciplinare specializzata con percorsi di intervento clinico strutturati ad hoc sulle specifiche esigenze personali. In Italia, ogni anno, 5 bambini su 1000 tra 0 e 17 anni, hanno una disabilità comunicativa grave. Le loro condizioni cliniche interferiscono con lo sviluppo neuromotorio, linguistico e psico-affettivo: non possono comunicare né con la voce, né con la scrittura e spesso neppure con l’espressione del loro viso. Il Centro Benedetta D’Intino si impegna ogni giorno per dare loro voce e la possibilità di esprimersi attraverso la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), un approccio clinico nato per rispondere ai bisogni comunicativi di persone prive di linguaggio orale, che prevede l’analisi delle competenze comunicative della persona e l’utilizzo di strategie e tecniche diverse dal linguaggio parlato per incrementare le stesse. L’obiettivo dei progetti di CAA è garantire il diritto alla comunicazione per tutti, favorendo l’interazione e la partecipazione, attraverso il miglioramento della competenza comunicativa del bambino e di tutte le persone del suo ambiente di vita. Dalla sua nascita ad oggi, il Centro Benedetta D’Intino, primo Centro a portare la Comunicazione Aumentativa Alternativa nel nostro Paese, ha assistito 10.000 bambini attraverso i suoi due settori clinici di CAA e di Psicoterapia. Dal 2003 è accreditato dalla Regione Lombardia come polo territoriale di Neuropsichiatria Infantile. Nel 2007 presso il Centro viene inaugurata la prima Biblioteca Speciale di Milano, pensata per i bambini con disabilità motoria e di comunicazione, e ,nello stesso anno, viene avviato il Programma di Comunicazione per l’Autismo (P.C.A.), dedicato all’applicazione dell’approccio CAA nei bambini con disturbi dello spettro autistico.