Boom per gli investimenti di venture capital in Europa nel primo trimestre 2019 a quota 5,1 miliardi di euro da 15,8 miliardi in tutto il 2018, segnando il primo trimestre più forte mai registrato (+76% dal primo trimestre 2018), sebbene in termini di numero di operazioni si sia registrato un leggero calo (-4%) a 339 operazioni rispetto al primo trimestre 2018. Diminuiscono invece per valore gli investimenti degli operatori di private equity di buyout che sono scesi a 18,8 miliardi (-12% dal primo trimestre 2018) dopo un 2018 in cui si erano registrati investimenti per 96,1 miliardi. Per contro, i private equity . hanno condotto 326 operazioni, in aumento di ben il 53% sul primo trimestre 2018. Lo calcola Refinitiv, l’ex divisione business Financial & Risk di Thomson Reuters acquisita lo scorso anno da Blackstone (si veda altro articolo di BeBeez).
I dati 2018 di Refinitiv(si veda qui la presentazione completa) divergono da quelli diffusi la scorsa settimana da Invest Europe, l’associazione europea che rappresenta i fondi di private equity e venture capital (si veda altro articolo di BeBeez), che aveva registrato investimenti complessivi dei fondi private equity e venture capital per 80,6 miliardi di euro nel 2018, il massimo mai registrato in un anno, di cui 8,2 miliardi sono stati investiti da fondi di venture capital. In ogni caso è interessante il trend del primo trimestre 2019.
I maggiori deal di venture capital hanno riguardato la società inglese di satelliti internet OneWeb (oltre 1 miliardo di euro), la challenger bank tedesca N26 (259 milioni di euro, si veda altro articolo di BeBeez) e il servizio francese di prenotazioni nel settore healthcare Doctolib (150 milioni di euro).
Quanto al private equity, i maggiori deal hanno riguardato la società tedesca che realizza contenuti web Scout24 (con un valore del deal di 4,94 miliardi di euro) l’inglese Inmarsat (per un valore di 2,99 miliardi di euro) e il produttore di packaging tedesco IFCO Systems (per un valore di 2,2 miliardi di euro).