Il tribunale di Lucca ha accettato il 20 maggio scorso la richiesta di concordato in bianco dell’AS Lucchese Libertas 1905, meglio nota come Lucchese. Lo riferisce il quotidiano La Nazione. La società aveva presentato la domanda il 14 maggio scorso attraverso l’avvocato Angelo Massone per conto di Aldo Castelli, presidente della squadra oltre che proprietario del 98% delle quote della società (si veda altro articolo di BeBeez).
Il concordato in bianco è stato richiesto in tribunale durante l’udienza prefallimentare davanti al giudice delegato ai fallimenti Giacomo Lucente, a seguito dell’istanza presentata il 10 aprile scorso dalla procura della Repubblica di Lucca, sulla base della documentazione e delle testimonianze raccolte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza (si veda Il Tirreno).
Contestualmente all’ok al concordato, il tribunale ha concesso alla squadra 60 giorni di tempo per presentare il piano concordatario e nominato commissario giudiziale il commercialista Claudio Del Prete. Con questa mossa inoltre sono stati bloccati i vari decreti ingiuntivi che avevano oggetto le inadempienze economiche maturate nel corso di questi mesi dai vertici societari.
Il piano di risanamento della Lucchese sarà presentato dal prof. Eugenio D’Amico, che dovrà cercare di scongiurare il terzo fallimento in 11 anni della società calcistica, dopo quello delle gestioni Fouzi Hadij del 2008 e Valentini-Giuliani nel 2011. Servirebbero 600-700 mila euro per pagare stipendi e contributi da gennaio a maggio e altrettanti per sistemare le fideiussioni, oltre che un piano per saldare parzialmente i creditori e dilazionare il debito con l’Agenzia delle Entrate. La Guardia di Finanza di Lucca ha accertato che la Lucchese ha un debito di 200 mila euro con l’Inail, uno da 190 mila euro con l’Agenzia delle Entrate, oltre che decreti ingiuntivi per migliaia di euro e 93.500 euro di canoni dello stadio non pagati al Comune di Lucca.