Riverside Company ha vinto l’asta per aggiudicarsi il controllo dell’azienda produttrice di acqua minerale e bevande analcoliche biologiche La Galvanina (si veda qui il comunicato stampa). La sigla dell’accordo era attesa da qualche giorno (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere è la famiglia Mini, che manterrà però una minoranza.
Il Cavaliere Rino Mini, che diventerà presidente onorario di Galvanina in seguito a questa acquisizione, ha commentato infatti: “L’esperienza del settore food & beverage di Riverside e le risorse globali, in particolare negli Stati Uniti, nell’UE e in Asia, rendono l’azienda una scelta ideale per aiutare la nostra organizzazione a continuare il proprio sviluppo internazionale. Mio nipote, Andrea Pianini, direttore delle vendite internazionali di Galvanina, e io reinvestiremo al fianco di Riverside in questa nuova fase e siamo davvero entusiasti di lavorare insieme per sostenere ulteriormente la nostra crescita”.
Goldman Sachs Private Capital ha realizzato il finanziamento dell’operazione. Riverside è stata assistita da A&O per la consulenza legale, da EY per il debt advisory e per le attività di due diligence fiscale e finanziaria, e da Alix Partners per le attività di due diligence commerciale e operativa. La famiglia Mini è stata assistita da BLF studio legale in qualità di consulente legale, Miranda Pironi come consulente aziendale, fiscale e contabile e PwC come consulente finanziario.
Il dossier era dallo scorso anno su tavolo di numerosi potenziali investitori, tra i quali anche il produttore di acque minerale Ferrarelle e i fondi di private equity di Alto Partners sgr e Dea Capital Alternative Funds sgr (con il fondo Taste of Italy). Si dice che negli ultimi tempi fossero rimasti in gara soltanto Riverside e Ferrarelle, ma che poi quest’ultima si sia ritirata.
La Galvanina azienda italiana a conduzione familiare, alla quarta generazione, vanta oltre 70 anni di esperienza nell’imbottigliamento su larga scala di acqua minerale e nella produzione di bibite a marchio proprio e private label. La società vende i suoi prodotti a una clientela globale in più di 35 paesi con gli Stati Uniti, l’Italia e il Canada che hanno rappresentato i principali mercati della società nel 2018.
Si dice che Galvanina sia stata valutata attorno agli 80 milioni di euro, pari a 8 volte l’ebitda del 2018 che è stato di circa 10 milioni, a fronte di circa 50 milioni di euro di ricavi. Nel 2017 l’azienda aveva invece fatturato 54 milioni di euro, con un ebitda di 8,89 milioni e una posizione finanziaria netta di 16,34 milioni (si veda qui l’analisi Leanus, una volta registrati gratuitamente).