Main Capital sgr, fondata un anno fa (si veda altro articolo di BeBeez), ha finalmente ottenuto nei giorni scorsi l’autorizzazione a operare da parte della Banca d’Italia (si veda qui il comunicato stampa di WM Capital, uno degli azionisti), e ora si appresta al lancio del primo fondo Main Capital Fund I, che sarà di direct lending, che ha un target di raccolta di 250 milioni di euro.
A gestirlo sarà il cio Francesco Carobbi, uomo con 35 anni di esperienza nella gestione di asset di debito e credito a Londra, in ruoli di primo piano in JPMorgan Chase, Bank of Tokyo-Mitsubishi e Oppenheim Europe. Ma allo studio ce n’è una serie, l’idea è coprire tutte le varie aree del credito, factoring compreso, e del private debt.
A promuovere il progetto come noto sono stati Invest Banca (che del capitale dell’sgr ha il 19%) e Vincenzo Macaione (sceso al 4,4% dall’originario 12,4%, dopo una cessione ad altri soci investitori) ex ad e azionista del servicer di Npl Primus Capital, che hanno coinvolto un gruppo di imprenditori e professionisti, come i fratelli Homar e Walter Serramidigni con la loro Holding W&H srl, imprenditori emiliani di Surfaces Technological Abrasives (controllata al 60% da Xenon Provate Equity); come il commercialista Massimo De Dominicis, specializzato in m&a e restructuring, fondatore dello studio DDP Partners; la famiglia Basile, proprietaria del polo dei vigilantes KSM-Ivri, tramite la Zube Consulting; la famiglia Cordioli, imprenditori dell’alluminio, zinco e ramcon, tramite Cordifin; WM Capital, società quotata all’Aim Italia, specializzata nel business format franchising che promuove la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi a rete in Italia e all’estero; oltre a investitori privati. Nell’azionariato con una quota dell’1% c’è anche Nicola Rossi (ex presidente del consiglio di sorveglianza Bpm, ex senatore ed ex Banca d’Italia), che alla fondazione dell’sgr ne era il presidente, ma poi ha lasciato la carica al momento della sua nomina a consigliere di amministrazione di Banca Popolare Lazio.
Anche Macaione, che inizialmente era amministratore delegato dell’sgr, nelle more dell’attesa dell’autorizzazione da parte di Bankitalia ha lasciato l’incarico per assumere il ruolo di vicepresidente del Palermo Calcio e di traghettatore nella fase di ristrutturazione della società calcistica nel ruolo di presidente della Sporting Network che, per conto del gruppo Arkus Network ha di recente acquistato il 100% delle quote del Palermo Calcio, battendo l’offerta di York Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Contemporaneamente anche Daniele Discepolo, uno dei tre commissari straordinari per la ristrutturazione di Alitalia, prima di essere chiamato dal Ministero dello Sviluppo a fare il commissario a fine dicembre 2018 (al posto di Luigi Gubitosi che stava traslocando a Telecom Italia per diventarne amministratore delegato), aveva preso il posto di Rossi alla presidenza dell’sgr, che oggi è guidata dall’amministratore delegato Ignazio Sacco, ex ad di Alpi Fondi sgr.
(Articolo modificato alle ore 21.00 del 10 giugno 2019. Si prende atto di una precisazione di Macaione a proposito della sua quota nel capitale dell’sgr)