Gli investimenti in immobili non residenziali nel primo trimestre 2019 sono saliti a 1,6 miliardi di euro nel Q1 2019 (+0,1 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2018), trainati dal settore direzionale con 900 milioni (57,4% degli investimenti totali). Lo rileva il rapporto Il mercato degli investimenti immobiliari in Italia stilato da Prelios.
Il secondo settore che ha catalizzato gli investimenti è stato l’alberghiero (370 milioni di euro, pari al 23,5% del totale), seguito dalla logistica (100 milioni, pari al 6,6% del totale). Dominano gli investitori istituzionali esteri con 1,1 miliardi di investimenti, pari al 72,5% del totale, in particolare provenienti da Usa, Svizzera e Germania. I flussi di investimento nazionali invece sono stati pari a 430 milioni di euro, provenienti in particolare da banche, fondi immobiliari e investitori privati.
A livello geografico, gli investimenti si sono concentrati nel Nord Ovest (917 milioni), di cui ben 900 milioni nella sola Milano (+86,1% rispetto al primo trimestre 2018), mentre 150 milioni di investimenti sono finiti a Roma. A Milano gli investimenti si sono concentrati sugli uffici, con investimenti prevalentemente fuori dal centro (hinterland e periferia), mentre il CBD Duomo è in espansione nel mercato delle locazioni, con volumi di assorbimento di 33 mila mq (contro i 14 mila del Q1 2018) e un prime rent di 590 euro/mq/anno (contro i 460 mq/anno del Q1 2018).
A Roma il settore direzionale ha raddoppiato i volumi di compravendita, ma lo scarso numero di investimenti nell’high street e nella logistica ha dimezzato la performance complessiva. Il rendimento prime netto degli immobili direzionali nel centro storico della città si aggira attorno al 4,1%, mentre nell’EUR è pari al 5,3%. Il 2019 è iniziato con una pipeline di numerose opportunità per gli investitori istituzionali e molte operazioni sono ancora in sospeso in attesa di compratore o di definire tempi e modi di chiusura.