Diventano sette le società del Gruppo Maccaferri che hanno chiesto il concordato. L’azienda ha infatti aggiunto altre tre aziende alle quattro che il Tribunale di Bologna aveva già ammesso alla procedura a inizio giugno (si veda altro articolo di BeBeez) e le quali ha goià nominato commissari Antonio Rossi, Enrica Piacquaddio e Claudio Solferini.
A Seci Holding, Seci Energie, Enerray ed Exergy si sono aggiunte la società di costruzioni Sapaba, il produttore di zucchero Sadam e la società di factoring Felsinea Factor, per un totale di 400 dipendenti coinvolti sui 4.500 totali del gruppo Maccaferri, che rassicura che è terminata la fase di entrata in concordato delle società. Lo riferisce La Repubblica Bologna. La possibilità di una richiesta di concordato anche per Sapaba e Sadam era già stata ventilata la scorsa settimana (si veda altro articolo di BeBeez).
Sapaba ha sede a Sasso Marconi e ha risentito della crisi del mercato delle costruzioni, al punto che già da tempo circa un terzo dei 76 dipendenti è stato mandato in ferie forzate. Sadam risente invece della crisi strutturale della produzione dello zucchero e occupa 69 dipendenti. Felsinea Factor conta 3 dipendenti e lavora solo per il Gruppo Maccaferri.
Il Gruppo Industriale Maccaferri opera dal 1949 attraverso le sue sette divisioni: Officine Maccaferri (ingegneria ambientale), Manifatture Sigaro Toscano (tabacco), Sadam (alimentare), Samp (ingegneria meccanica), Seci Real Estate (costruzioni), Seci Energia (energia), JCube (Innovation hub). Il gruppo, presieduto da Gaetano Maccaferri e guidato dal ceo Lapo Vivarelli Colonna, è presente nel mondo con 55 stabilimenti, ha chiuso il 2017 con un fatturato pari 1,039 miliardi di euro, 118 milioni di ebitda e un debito di 750 milioni di euro, contratto per la maggior parte con Banca Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Unicredit e Banco Bpm e che include anche i 187,5 milioni di euro di bond di Officine Maccaferri e i minibond di Sampistemi spa.
Il piano di ristrutturazione della holding prevede la concentrazione dell’attività del gruppo su questi settori più redditizi, come le Officine Maccaferri, il Sigaro Toscano e la Samp. L’azienda dovrò presentare il piano di riorganizzazione del gruppo entro il 4 novembre 2019.