Il 2018 è stato un anno di grande attività per i business angel italiani: i loro investimenti hanno toccato quota 46,5 milioni di euro, con un balzo addirittura del 75% dal 2017, quando gli investimenti censiti avevano raggiunto solo quota 26,6 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
L’80% degli investimenti è stato finalizzato all’acquisito di azioni e il restante 20% al finanziamento dei soci. Lo rileva la Survey Iban 2018, l’analisi sul mercato italiano dell’informal venture capital condotta da Vincenzo Capizzi dellaa SDA Bocconi e presentata venerdì 28 giugno alla XX Convention di Iban (Italian Business Angels Network) presso PwC a Milano (si veda qui il comunicato stampa).
I business angel anno finanziato 167 operazioni (contro le 117 del 2017), soprattutto nei settori Ict (44%), servizi finanziari (11%), commercio e distribuzione (11%). In linea con gli anni passati, la maggior parte delle imprese finanziate sono basate nel Nord Italia (59%), di cui il 71% in fase di start-up. L’investimento medio per operazione è stato pari a 278 mila euro, in crescita dai 227 mila euro del 2017, ma ancora lontano dal record di 507 ila euro del 2015. L’aumento dell’investimento medio riflette il fatto che gli investitori tendono ad unirsi in cordate per aumentare l’apporto finanziario e ridurre il rischio, attraverso business angel network (Ban) o club di angel. Solo il 2% dei business angel ha dichiarato di aver portato a termine almeno un disinvestimento nel 2018, in media 5 anni dopo l’investimento iniziale e prevalentemente con earn-out. In discesa il numero di investitrici: sono il 17% del totale, contro il 20% del 2017, ma hanno investito più denaro (8 milioni contro i 5,3 del 2017).
Il business angel tipico è un imprenditore con un passato da manager, un’età che varia tra 30 e 50 anni, laureato, affiliato a IBAN, a uno dei BAN territoriali, o a un Club d’investitori nel Nord Italia, con un patrimonio inferiore ai 2.000.000 di euro, di cui circa il 10% dedicato ad investimenti in startup. Per scegliere quelle in cui investire, considera le caratteristiche del loro prodotto/servizio (24%), il potenziale di crescita del mercato (19%) e la possibilità di svolgere un ruolo imprenditoriale (19%). La metà di loro è molto coinvolto nella startup dove ha investito, soprattutto in termini competenze strategiche e contatti per lo sviluppo dell’attività economica, oltre all’apporto risorse finanziarie.
Italian Business Angels Network (Iban), è un’associazione senza scopo di lucro, ufficialmente riconosciuta e con personalità giuridica, fondata il 15 marzo 1999 a seguito del Progetto “DG Impresa” promosso dalla Commissione europea. L’Associazione coordina e sviluppa l’attività di investimento nel capitale di rischio di piccole imprese da parte di investitori informali (business angel). In Italia si pone come punto di riferimento per gli investitori privati, per i network nazionali (Ban) e per i Club di Investitori, mentre a livello europeo fa capo a Business Angels Europe (Bae).