Tcp Lux Eurinvest sarl, veicolo di investimento che fa capo al fondo Trilantic Capital Partners IV Europe, ha annunciato ieri la firma di un contratto per la cessione alla famiglia Chiarva di poco meno della metà della sua quota residua nel capitale della società italiana quotata di giochi e scommesse Gamenet Group spa (si veda qui il comunicato stampa).
La famiglia Chiarva, tramite il gruppo Stella, è attiva in campo industriale e finanziario. Recentemente ha ceduto il controllo, detenuto con gli storici partner scozzesi, della Stella-Jones Inc., società quotata alla borsa di Toronto con una capitalizzazione di circa 3 miliardi di dollari canadesi.
Nel dettaglio Trilantic, che oggi controlla il 30% di Gamnet, cederà il 28,67% del capitale della società a G Partecipazioni srl, una newco che sarà partecipata al 50,1% da TCP Lux e al 49,9% dalla famiglia Chiarva, tramite la controllata San Luca spa. La cessione avverrà però dopo che TCP avrà ceduto a soggetti terzi non correlati una partecipazione pari all’1,57% di Gamenet, scendendo così al di sotto del 30% ed evitando quindi l’obbligo di opa da parte della newco.
Trilantic aveva ceduto il 15% del capitale sociale (per un totale di 4,5 milioni di azioni) lo scorso maggio attraverso una procedura di accelerated book building riservata a investitori istituzionali, a un prezzo di 8,35 euro per azione, per un ammontare complessivo di 37,575 milioni di euro e in portafoglio era rimasta con il 30,24% del capitale (circa 9 milioni di azioni), su cui era stato assunto un impegno di lock-up di 90 giorni (si veda altro articolo di BeBeez). Il titolo Gamenet ieri in Borsa h chiuso in rialzo del 3,01% a 8,01 euro. A quel prezzo la metà della partecipazione di Trilantic vale circa 30 milioni.
L’operazione annunciata ieri consentirà al fondo di monetizzare ancora la partecipazione, senza collocare ulteriori azioni Gamenet sul mercato, tranne la piccola quota dell’1,57%. È previsto che la cessione preliminare dell’1,57% si perfezioni entro il prossimo 9 agosto, e che la successiva operazione si perfezioni a settembre 2019.
Gamenet è stata quotata a Piazza Affrari a inizio dicembre 2017 sul segmento Star dell’Mta a 7,5 euro per azione, con una capitalizzazione di 225 milioni di euro a un multiplo di enterprise value/ebitda 2016 di 5,7 volte. Tcp Lux Eurinvest era così scesa a circa il 45% dal 79,068%, mentre Intralot Italian Investments bv era rimasta al 20% (si veda altro articolo di BeBeez). In ipo Trilantic aveva venduto 10,5 milioni di azioni, complessivamente pari al 35% del capitale sociale, per un valore complessivo di 78,75 milioni di euro, al lordo delle commissioni.
Gamenet si è fusa nel 2016 con Intralot Italia (si veda altro articolo di BeBeez) e nell’ottobre 2018 ha rilevato GoldBet, finanziandosi tramite il prestito obbligazionario senior garantito da 225 milioni con scadenza nel 2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Gamenet fu acquisita e capitalizzata da Trilantic Europe nel dicembre 2010 quando la società aveva circa 80 dipendenti e 14 milioni di ebitda.
Gamenet, guidata dal presidente Vittorio Pignatti Morano Campori e dall’amministratore delegato Guglielmo Angelozzi, oggi ha una market share del 15%, conta oltre 700 dipendenti e ha chiuso il 2018 con ricavi per 646,14 milioni di euro, un ebitda di 104,71 milioni e una posizione finanziaria netta di 394,16 milioni.
Il gruppo di giochi e scommesse ha annunciato ieri i risultati del primo semestre 2019, evidenziando un ebitda consolidato “rolling” (proforma per l’acquisizione GoldBet) dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 di 157,7 milioni di euro, con una posizione finanziaria netta consolidata di 397,4 milioni, ridotta di 31,9 milioni dal 31 dicembre 2018.