Vida Ventures, che ha come sponsor Arie Belldegrun, ha annunciato il closing della raccolta del suo secondo fondo dedicato alle life sciences a quota 600 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa). A due anni dall’inizio dell’attività, Vida Ventures ha così raggiunto la soglia di un miliardo di dollari di asset in gestione. Il primo fondo, raccolto nel novembre 2017, aveva annunciato il closing a 225 milioni di dollari. Tre delle 14 aziende partecipate dal primo fondo sono state quotate e una, Peloton Therapeutic, è stata invece comprata dal colosso farmaceutico Merck per 2,2 miliardi di dollari. In vista della chiusura del secondo fondo, Vida Ventures ha arricchito il team di gestione, portando a bordo Helen Kim, Rajul Jain, Heba Nowyhed ed Eric Trac.
Lux Capital una società di venture capital con sede a New York, ha raccolto oltre un miliardo di dollari per due nuovi fondi (si veda qui il comunicato stampa). Nel dettaglio, Lux ha raccolto 500 milioni per il suo sesto fondo dedicato all’early stage e altri 550 milioni per il suo secondo fondo opportunità incentrato su investimenti growth. Tra i limited partner si annoverano fondazioni globali, fondazioni universitarie e imprenditori tech. A oggi, quindi, Lux ha in gestione asset per un totale di 2,4 miliardi di dollari. Contestualmente alla raccolta, Lux ha anche annunciato l’ingresso nel management team di Deena Shakir, ex Google Ventures, con il ruolo di investment partner. Lux ha sostenuto imprenditori che stanno lavorando nelle aree più disparate, dalla neurostimolazione all’energia nucleare alla biologia sintetica. CTRL-lab, che sta sviluppando un’interfaccia neurale non invasiva, cioé un dispositivo in grado di tradurre gli impulsi muscolari elettrici in segnali digitali. Le tecnologie in sviluppo consentiranno per esempio di accendere Spotify semplicemente facendo toccare due dita tra di loro e scorrere verso sinistra nell’aria per passare al brano successivo. Altre società del portafoglio Lux includono Desktop Metal, Planet, Rigetti Computing e Auris Health (acquisita da Johnson & Johnson per 3,4 miliardi dollari).