Ardian Infrastructure vuole disinvestire dal centrale a biomasse di Agritre. Lo riferisce il quotidiano Il Sole 24 Ore, secondo cui il dossier sarà seguito da Rothschild. L’impianto potrebbe valere 100 milioni di euro.
L’impianto è stato costruito nel 2014 e fa capo ad Agritre Energia, società che fa capo per il 52% ad Ardian, tramite Tre Solar, e per il 48% del gruppo Tozzi.
Ardian Infrastructure nel febbraio 2017 ha comprato da Tozzi Green il 35% di Tre Solar, divenendo così socio unico della piattaforma di energia rinnovabile creata nel 2011 in joint venture con Tozzi Green, EPC e O&M contractor di impianti da fonti energetiche rinnovabil e uno dei principali player italiani del settore, parte del gruppo Tozzi che, oltre agli impianti, costruisce anche apparecchiature elettriche in media tensione, quadri elettrici e cabine prefabbricate mobili in media e bassa tensione (si veda altro articolo di BeBeez). Con quella operazione Ardian aveva acquisito il pieno controllo degli asset in portafoglio nel solare, eolico e idroelettrico, mentre appunto l’impianto a biomassa (25 MW), gestito da Agritre e acquisito da Tre Solar nell’ottobre 2014, era rimasto sotto il controllo congiunto di Ardian e Tozzi.
Lo stabilimento di Agritre è situato a Sant’Agata di Puglia, in provincia di Foggia. E’ alimentato esclusivamente da biomassa solida di origine vegetale. L’impianto ritira e trasforma annualmente circa 150.000 tonnellate di paglia di cereali, prevalentemente di frumento duro ma anche di orzo e avena, prodotta per la gran parte in Capitanata nonché in alcune zone limitrofe della Basilicata, in particolare nelle aree potentine del Basso Melfese e dell’Alto Bradano. Ha una potenza elettrica di 25,2 megawatt, una produzione di 184mila MWh annui di energia elettrica e alimenta le case di 46mila famiglie.
Attualmente si dice che stia esaminando il dossier Agritre Linea Group Holding (Lgh), ma potrebbero essere interessati anche altri gruppi finanziari e industriali attivi nel settore delle biomasse. Con sede a Cremona, Linea Group Holding è nata dall’alleanza strategica di 5 aziende, da cui è partecipata: A2A (51% circa, presente nel capitale dall’agosto 2016), Aem Cremona (15,15%), Cogeme (che riunisce le province di Brescia e Bergamo con il 15,15%), Asm Pavia (7,80%), Astem (6,47%), Scs (4,43%). Lgh inoltre gestisce i rifiuti, soprattutto nel Nord Italia, anche se detiene impianti anche a Bari, Taranto e Siracusa.