Stripe, l’unicorno fintech che costruisce infrastrutture di pagamento ha raccolto 250 milioni di dollari in un nuovo round sulla base di una valutazione pre-money di 35 miliardi di dollari . Il nuovo round è stato sottoscritto da investitori del calibro di General Catalyst, Sequoia e Andreessen Horowitz (si veda qui il comunicato stampa). I nuovi fondi saranno utilizzati per accelerare la propria crescita in tre aree chiave: promuovere l’espansione internazionale; far crescere la suite di prodotti ed estendere le capacità aziendali. Con 5 nuovi utenti internet su 6 che arrivano online da aree al di fuori del Nord America e dell’Europa occidentale, Stripe ha investito molto nell’espansione verso nuovi mercati: è stata recentemente lanciata in altri otto Paesi e si espanderà ad altri nei prossimi mesi portando il totale a 40 nazioni servite, che coprono il 70% dell’economia globale,con molte altre aperture previste per il 2020. Stripe ha costruito un’infrastruttura programmabile per i movimenti di denaro a livello globale, la Global Payments and Treasury Network (GPTN), e una crescente selezione di prodotti e servizi basati su di essa, tra cui Connect, Billing, Terminal e Radar. La scorsa settimana, Stripe ha annunciato diversi nuovi prodotti, tra cui Stripe Capital, per consentire alle aziende un accesso semplificato ai fondi; la Stripe Corporate Card, per gestire le spese aziendali; pagamenti istantanei su tutti i conti Stripe statunitensi e altro ancora. “Anche adesso, nel 2019, meno dell’8% del commercio avviene online,” ha dichiarato John Collison, Presidente e Co-fondatore di Stripe. “In questo momento stiamo investendo per costruire l’infrastruttura che alimenterà l’e-commerce nel 2030 e oltre. Se lo facciamo nel modo giusto, possiamo aiutare Internet a realizzare il suo potenziale come motore per il progresso economico globale”.
L’australiana Latitude Financial, controllata da Deutsche Bank e Kkr, sta pianificando un’ipo sulla base di una valutazione di 3,7 miliardi di dollari australiani (2,51 miliardi di dollari), che la porterebbe a essere la più grande ipo australiana dell’anno (si veda Reuters). Latitude Financial è uno dei maggiori finanziatori non bancari in Australia, offre mutui per la casa e carte di credito. La società prevede di presentare un prospetto all’autorità di regolamentazione aziendale il 26 settembre. Gli analisti di Goldman Sachs, in un report distribuito agli investitori, prevedono che la società registrerà utili netti per 288 milioni di dollari australiani nei 12 mesi che si chiuderanno a giugno 2020 e che il titolo potrebbe essere valutato circa volte questi utili.
Ardian ha acquisito il 49% dei due impianti fotovoltaici Tacna e Panamericana, nel sud del Perù, da Solarpack, multinazionale integrata (si veda qui il comunicato stampa). Gli impianti hanno una capacità combinata di 48,6 MW dopo il repowering. Ardian aveva già acquisito da Solarpack nel 2016 altri quattro impianti fotovoltaici in Cile e Perù. Solarpack continuerà a esercitare il ruolo di gestore degli impianti. L’investimento consolida la posizione di Ardian come protagonista nel settore delle energie rinnovabili e porterà il totale delle infrastrutture Ardian installate a una capacità di energia rinnovabile di quasi 3GW attraverso eolico, solare, idro e biomassa in Europa e nelle Americhe.