di Stefania Peveraro
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C’è grande attesa sul mercato per quelle che saranno le novità introdotte da Consob nel Regolamento sull’equity crowdfunding, che sarà pubblicato a brevissimo. Perché potrebbe contenere una novità epocale per il settore.
Ed è per questo che era particolarmente atteso l’intervento di Tony Marcelli di Consob lo scorso weekend a Villasimius in Sardegna alla consueta convention annuale di Frigiolini&Partners Merchant, uno degli advisor più attivi nella strutturazione di minibond, in particolare short-term.
Marcelli ha lasciato trasparire che le modifiche al regolamento non tarderanno ad arrivare e ha sottolineato lo sforzo fatto sul documento di consultazione dello scorso giugno per allargare la platea degli investitori potenziali ad alcune categorie già autorizzate a operare in ambito europeo, come ad esempio soggetti che dispongano di più di 250 mila euro di patrimonio finanziario compresa la liquidità, o che siano “sotto consulenza in materia di investimenti ” o che possiedano una “gestione patrimoniale”.
Il mercato si aspetta in effetti che il regolamento verrà modificato in modo da permettere la possibilità di sottoscrivere minibond anche ad altre tipologie di investitori rispetto a quelle oggi previste a beneficio delle imprese. In sostanza, gli operatori si aspettano che Consob, esercitando la delega prevista dalla Legge di Bilancio 2019, introduca una nuova categoria di soggetti rispetto agli investitori professionali classici e su richiesta, che possa investire in minibond attraverso i portali di equity crowdfunding. Se ciò dovesse accadere è ragionevole pensare che la domanda di minibond possa crescere in modo significativo e che questo abbia come conseguenza un aumento dei prezzi dei minibond e una riduzione dei tassi, a vantaggio quindi delle pmi che saranno meno ostaggio degli investitori istituzionali (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre in occasione della convention, nel suo intervento Gianpaolo Pavia, responsabile area sviluppo e supporto, direzione Strumenti di Garanzia Mediocredito Centrale, ha ricordato che dallo scorso 15 marzo è stata estesa la platea delle imprese beneficiarie della garanzia pubblica del Fondo di Garanzia pmi e che sono state rafforzate le coperture a favore delle pmi con maggiori difficoltà di accesso al credito (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia, tra le novità introdotte dal Decreto Crescita ce n’è ancora una cruciale che richiede ancora un passaggio formale, con l’emanazione di un decreto attuativo, e cioé la possibilità che la garanzia si trasferisca all’ acquirente di un minibond sul mercato secondario (anche persona fisica purché legittimato all’acquisto in forza della nuova normativa, se lo prevederà la Consob) quando tale minibond fosse già all’origine munito della garanzia MCC.