I 17 obiettivi delle Nazioni Unite secondo Leon Löwentraut
La mostra #Art4GlobalGoals fa tappa in Italia, dal 5 al 27 ottobre 2019 a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, per raccontare i 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite interpretati dal giovane artista tedesco Leon Löwentraut, appena ventenne, esposizione visitabile gratuitamente tutti i giorni nelle Sale Fabiani, grazie ad un progetto internazionale.
Un trionfo di colore che mette insieme l’arte pop, la nostra transavanguardia, con un rilievo materico significativo e una nota naïf che si richiama all’arte cosiddetta ‘primitiva’, una sorta di contaminazione e di citazioni che in modo originale propone, più che denunciare, un mondo sostenibile che attinge all’arte di parti diverse del mondo. Una sorta di metafora della necessità di fare squadra per promuovere l’armonia della natura.
E’ stata inaugurata non a caso il 4 ottobre scorso, San Francesco, icona ante litteram dell’armonia in natura nella città che ha circa il 30% del patrimonio UNESCO a livello mondiale e da tempo, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Moda e Design, attenta al contemporaneo e gli stili di vita, si inserisce in un progetto dall’approccio olistico, con la consapevolezza che la sfida all’ambiente si vince solo in squadra.
“Arte per gli obiettivi globali”, questo il titolo e lo scopo del progetto, che mira a sensibilizzare la cittadinanza – attraverso un’esposizione itinerante – verso la conoscenza dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – noti come SDGs o Global Goals – con 193 nazioni, imprese e società civile, insieme alle Nazioni Unite, hanno iniziato a mobilitare gli sforzi per raggiungere l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile entro il 2030. Sempre più spesso arte e sostenibilità vanno a braccetto proprio perche l’Agenda 2030, per apportare le trasformazioni sociali che si prefigge, punta a permeare ogni aspetto della società: dalla politica alle imprese, dalla scienza all’educazione, con un linguaggio che supera le barriere e cammina rapido sulle ali delle emozioni. La campagna è nata su iniziativa dell’Ambasciatrice Speciale UNESCO e presidentessa della Fondazione YOU, Ute-Henriette Ohoven, in collaborazione con la galleria Geuer & Geuer Art.
Leon Löwentraut, nato in Germania nel 1998 che, nonostante la giovane età, ha già esposto a New York, Basilea, Londra e Singapore e ha realizzato 17 tele di 160×120 centimetri, una per ciascun obiettivo globale, più un quadro che rappresenta la sua visione sull’ambiente.
#Art4GlobalGoals è sostenuto dall’UNESCO e Patrocinato dal Ministero della Cooperazione allo Sviluppo della Repubblica Federale Tedesca (BMZ), sostenuto dal Comune di Firenze – Assessorato alla Cultura, Moda, Design e la Città Metropolitana di Firenze che hanno promosso l’esposizione artistica per farsi cassa di risonanza del progetto con una mostra, organizzata da MUS.E, patrocinata da Città Metropolitana di Firenze, ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e Ambasciata della Repubblica Federale di Germania-Roma.
La mostra, fa così tappa in Italia dopo l’inaugurazione del 2018 a Parigi nella sede centrale UNESCO, dopo gli appuntamenti in Germania e il successo della scorsa primavera presso il Museo Statale delle Belle Arti A.S. Pushkin, San Pietroburgo. Ogni Goal è reinterpretato con uno stile espressivo che richiama esplicitamente le avanguardie tedesche del XX° secolo e che – per ammissione dello stesso artista – richiama l’arte di Picasso, di Andy Wahrol e di Basquiat. Nei quadri di Leon Löwentraut troviamo sì alcuni riferimenti formali ai suoi modelli, senza però alcuna identificazione – né intenzionale né integrale – con le loro immagini: l’artista catapulta nei suoi lavori un’inebriante libertà figurativa donando vita e movimento a tematiche tanto complesse quanto cruciali.
Ecco che nell’interpretazione di Löwentraut i Global Goals smettono di essere icona e si fanno espressione e storia: la gender equality è raccontata con un abbraccio di unione e unità; il secondo obiettivo – debellare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, ottenere una migliore qualità dell’alimentazione e promuovere un’agricoltura sostenibile – richiama l’episodio biblico della manna; e ancora, a prendere vita tra colori squillanti sono scene che richiamano l’attenzione sulle risorse energetiche, sull’acqua, sull’accesso alle cure sanitarie e su ciascuno dei 17 Obiettivi.
I 17 Global Goals – fissati nel 2015 da 193 capi di Stato insieme alla comunità mondiale che hanno concordato gli obiettivi per un mondo migliore da conseguire entro il 2030 – concernono la sconfitta della povertà; la fame; promuovere la salute e il benessere; un’istruzione di qualità; l’uguaglianza di genere; acqua pulita e igiene; energia pulita e accessibile; un lavoro dignitoso e una crescita economica; industria, innovazione e infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzioni responsabili: lotta contro il cambiamento climatico; vita sott’acqua; vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni forti; partnership per gli obiettivi.
a cura di Ilaria Guidantoni