Il “romanticismo” sui generis di Brahms, straordinario compositore che unisce il senso dell’antico alla modernità e la sperimentazione di Shostakovitch, due personaggi che hanno delle analogie e che saranno accostati nel concerto in programma al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano il 30 ottobre: protagonisti la violoncellista Alisa Weilerstein e il pianista Inon Barnatan.
CONSERVATORIO “G.VERDI” di MILANO SALA VERDI
2° Concerto – Serie Rubino
Mercoledì 30 ottobre 2019 – ore 20.45
Alisa Weilerstein, violoncello e Inon Barnatan, pianoforte
- Brahms, Sonata in re magg. op. 78 (trascrizione della sonata per violino)
- Shostakovich, Sonata in re min. op. 40
- Brahms, Lieder (arr. Weilerstein/Barnatan)
- Shostakovich, Sonata op. 147 per vla. e pf. (arr. cello & piano di D. Shafran)
La giovane violoncellista americana, classe 1982, Alisa Weilerstein per la prima volta a Milano per la Società dei Concerti; artista di rara sensibilità e passione; proveniente da una famiglia di musicisti, molto attenta alla musica contemporanea e dedicataria di diverse opere prime, si presenta a Milano in duo con Inon Barnatan, pianista israeliano già artist in residence della New York Philharmonic. Una serata divisa equamente tra Brahms e Shostakovich con brani originali e trascrizioni come la Sonata op 78 per violino dell’amburghese e la Sonata per viola, ultima fatica del compositore russo.
Alisa collabora regolarmente con alcuni tra i più grandi direttori d’orchestra tra i quali Marin Alsop, Jiří Bělohlávek, Thomas Dausgaard, Sir Andrew Davis, Gustavo Dudamel, Sir Mark Elder, Giancarlo Guerrero, Bernard Haitink, Marek Janowski, Paavo Järvi, Lorin Maazel, Cristian Măcelaru, Zubin Mehta, Ludovic Morlot, Yannick Nézet-Séguin, Peter Oundjian, Donald Runnicles, Yuri Temirkanov, Michael Tilson Thomas, Osmo Vänskä, Simone Young e David Zinman.
Nel 2010 ha suonato il concerto di Elgar con i Berliner Philharmoniker diretti da Daniel Barenboim, evento trasmesso dal vivo in televisione che ha raggiunto milioni di spettatori e per cui è stato prodotto un DVD da EuroArts. Sempre con Barenboim ha suonato il concerto di Carter con la Berlin Staatskapelle nel 2012-2013.
Nel 2009 è stata tra i quattro artisti invitati da Michelle Obama per un evento celebrativo alla Casa Bianca e ha anche effettuato un tour in Venezuela con la Simón Bolivar Orchestra diretta da Gustavo Dudamel. Da allora ogni anno collabora con l’orchestra e con il progetto educativo El Sistema.
Con la stagione 2018-2019 ha iniziato una collaborazione con Trondheim Soloists ed è apparsa negli USA con la Czech Philharmonic, Gothenburg Philharmonic, Orquesta Nacional de España, Orchestre de Chambre de Lausanne, Valencia Orchestra e Toronto Symphony. Nella stagione 2019-2020 sarà in tour in tutta Europa con i Tronheim Soloists per un programma dedicato ai sestetti di Tchaikovsky, Richard Strauss. Inoltre suonerà con la Zurich’s Tonhalle Orchestra, Houston Symphony, Detroit Symphony, San Diego Symphony, London Symphony Orchestra. In recital sono previsti appuntamenti in California, Barcellona, Manchester, Mosca e altre città europee, sia con un progetto dedicato alle suite di Bach per violoncello solo, sia con i suoi partner cameristici abituali quali Guy Braunstein e Inon Barnatan.
La discografia di Weilerstein include le registrazioni dei concerti di Elgar e Carter, disco pluripremiato realizzato da Decca, il concerto per violoncello di Dvorak, le sonate di Chopin e Rachmaninoff con Inon Barnatan al pianoforte, i concerti di Shostakovic e un ultimo progetto dal titolo “Transfigured Night”.
E’ inoltre un’appassionata ambasciatrice della nuova musica ed è dedicataria di molte composizioni.
Per quanto concerne Inon Barnatan, si è costruito una luminosa reputazione internazionale suonando in alcuni dei più famosi centri della vita musicale d’oggi. La Carnegie Hall e il Lincoln Center di New York, il Concertegebouw di Amsterdam, il Royal Festival, le sale Queen Elizabeth e Wigmore Hall di Londra, il Musikverein di Vienna, la Salle Gaveau di Parigi, il Teatro dell’Arte di Shanghai.
L’interprete è apparso nelle recenti stagioni con la Israel Philarmonic Orchestra, l’Orchestra della Suisse Romande, l’Orchestra da Camera dei London Solists, la Shanghai Symphony Orchestra, l’Orchestra New Europe. Si è esibito anche all’interno del prestigioso ciclo “Risings Stars” promosso a Bruxelles, al Ravinia Festival di Chicago, ed effettuando numerose tournée negli Stati Uniti.
Dal 2014 al 2017 è stato artista in residenza della New York Philharmonic e ha debuttato ai BBC Proms con la BBC Symphony alla London’s Royal Albert Hall.
Ha suonato con le più grandi orchestre internazionali in tutto il mondo, ed è anche un appassionato camerista: ha collaborato con i violinisti Miriam Fried, Sergey Khachatryan, il percussionista Colin Currie, il Calidore Quartett, la violoncellista Alisa Weilerstein, il soprano René Fleming.
Dal luglio 2019 è direttore artistico di La Jolla Music Society SummerFest in California. Nato a Tel Aviv nel 1979, Inon Barnatan ha debuttato con l’orchestra a 11 anni. Nel 1997 si è stabilito a Londra dove ha seguito per alcuni anni gli insegnamenti di Maria Curcio (allieva del leggendario Arthur Schnabel) alla Royal Academy e i consigli di illustri pianisti quali Radu Lupu, Murray Perahia, Cristoph Eschenbach e Menahem Pressler.
Fra i tanti riconoscimenti ottenuti si ricordano il premio Giovane Artista dell’anno assegnatogli dalla Fondazione Classical Recording di New York, il premio “Concert Artist” dell’Ecole Normal di Parigi, il premio della Fondazione Hattori, oltre ai premi ottenuti nei concorsi Clara Haskil, Leed, Porto e Rubinstein di Tel Aviv.
“Artista in grado di ottenere dallo strumento sonorità di struggente bellezza e fascino, realizzate grazie ad un naturale istinto poetico e ad un’intelligenza musicale di prim’ordine”: così la critica internazionale ha sempre elogiato le sue performances.
Nel corso delle ultime stagioni ha presentato il ciclo delle sonate di Beethoven al Concertgebouw di Amsterdam assieme alla violinista Liza Ferschtman e con il Fidelio Piano Quartet ha effettuato una importante tournée negli Stati Uniti e in Europa.
Nel Maggio 2009 il pianista è stato premiato con l’Avery Fischer Grant, uno dei più prestigiosi riconoscimenti negli USA per i giovani interpreti.
Barnatan ha registrato numerosi CD sia in veste solistica che cameristica, molti dei quali premiati a livello internazionale.