Un pool di banche, tra cui Banco Bpm, Ubi, Mediobanca e Natwest si preparano finanziare con 380 milioni di euro l’acquisto da parte di Prelios della quota da 3 miliardi di euro del portafoglio Utp del segmento corporate e pmi messo in vendita da Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’accordo più ampio siglato nell’agosto scorso , che prevede anche un mandato di gestione per Prelios di altri 6,7 miliardi di Utp (si veda altro articolo di BeBeez).
Secondo Milano Finanza, l’accordo tra le banche e Prelios dovrebbe essere chiuso nella seconda metà di novembre, una volta che sarà arrivata l’autorizzazione della Bce all’intero accordo tra Prelios e Intesa Sanpaolo, che dovrebbe essere imminente.
Nel dettaglio, come già comunicato in agosto, la cessione dei 3 miliardi di Utp avverrà tramite cessione a un veicolo di cartolarizzazione a un prezzo pari a circa 2 miliardi di euro, in linea con il valore di carico. Al fine di conseguire il pieno deconsolidamento contabile e regolamentare del portafoglio alla data del closing (previsto a novembre 2019), la tranche senior di titoli asset backed che saranno emessi dall’spv, corrispondente al 70% del prezzo del portafoglio, sarà sottoscritta da Intesa Sanpaolo, mentre le tranche junior e mezzanine, pari al restante 30% del prezzo del portafoglio, saranno sottoscritte per il 5% da Intesa Sanpaolo e per il restante 95% da Prelios e da investitori terzi (si veda altro articolo di BeBeez).
Tenendo conto di questa cessione, l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi si ridurrebbe per Intesa Sanpaolo dall’ 8,4% a fine giugno, come annunciato in sede di presentazione dei dati semestrali (si veda qui il comunicato stampa) al 7,7% al lordo delle rettifiche di valore, e dal 4,1% al 3,6% al netto. In questo modo, nei primi 18 mesi del piano industriale 2018-2021 si realizzerebbe già circa l’80% dell’obiettivo di riduzione dei crediti deteriorati previsto per l’intero quadriennio, senza oneri straordinari per gli azionisti.