A distanza di circa due anni e mezzo dall’acquisizione (si veda qui altro articolo di BeBeez) Mid Europa Partners ha annunciato la cessione di Walmark a STADA Arzneimittel. La transazione si dovrebbe concludersi nel primo trimestre 2020 (si veda qui il comunicato stampa) e potrebbe valere tra i 100 e i 200 milioni di dollari (si veda qui altassets) Con un portafoglio unico di marchi iconici e una presenza diretta in nove paesi dell’Unione Europea, Walmark è la principale azienda di assistenza sanitaria di consumo in Europa centrale e orientale. Viktoria Habanova di Mid Europa, ha dichiarato: “Gli investimenti di Mid Europa in Walmark e altre partnership di successo con team di gestione e imprenditori leader del mercato nella Repubblica ceca e in Slovacchia, come Karneval, CRa e Alpha Medical, illustra no il nostro costante impegno in questi mercati in cui abbiamo investito oltre un miliardo di euro negli ultimi 15 anni “.
Aramco, la gigantesca compagnia petrolifera statale dell’Arabia Saudita ha finalmente dato il via alla sua ipo domenica scorsa. I dettagli sull’offerta, però, non sono stati ancora svelati (si veda qui dealstreetasia). Le banche advisor hanno detto al governo saudita che gli investitori probabilmente valuteranno la società a circa 1,5 mila miliardi di dollari, al di sotto della valutazione di 2 mila miliardi chiesta dal principe ereditario Mohammed bin Salman quando aveva lanciato per la prima volta l’idea di una ipo quasi quattro anni fa. Inoltre, Aramco non ha menzionato le misure adottate per rafforzare la sicurezza a seguito di attacchi senza precedenti ai suoi impianti petroliferi a settembre. Alcune fonti sostengono che la compagnia petrolifera potrebbe offrire l’1% -2% delle sue azioni sulla borsa locale, giungendo a raccogliere tra i 20 miliardi e i 40 miliardi di dollari. Se si superassero 25 miliardi ,verrebbe superato il record per ora detenuto da Alibaba con la sua ipo del 2014. “Oggi è l’occasione giusta per i nuovi investitori per trarre vantaggio dalla capacità di Aramco di raggiungere valore e aumentarlo a lungo termine”, ha dichiarato il presidente di Aramco Yasir al-Rumayyan in una conferenza stampa presso la sede della società nella città orientale di Dhahran. La compagnia passerà i prossimi 10 giorni a parlare con gli investitori e a sondare il loro interesse. L’ipo è progettata per alimentare l’ambizioso programma di riforme economiche del Principe Mohammed raccogliendo miliardi per costruire industrie non energetiche e diversificare i flussi di entrate in Arabia Saudita. La conferma della vendita di azioni nel colosso petrolifero, il cui nome ufficiale è Saudi Arabian Oil Co, arriva circa sette settimane dopo gli attacchi paralizzanti alle sue strutture petrolifere, sottolineando la determinazione dell’Arabia Saudita a proseguire con la quotazione a prescindere. Aramco ha affermato di non aspettarsi che l’attacco del 14 settembre, che ha preso di mira gli impianti nel cuore dell’industria petrolifera dell’Arabia Saudita e ha inizialmente dimezzato la sua produzione, possa avere un impatto materiale sulle sue attività, operazioni e condizioni finanziarie. Aramco rappresentava circa uno su otto barili di petrolio greggio prodotto a livello globale dal 2016 al 2018, ha detto domenica. Il suo reddito netto per il terzo trimestre del 2019 è stato di 21,1 miliardi di dollari, secondo i calcoli di Reuters. Il ceo Amin Nasser ha dichiarato alla stessa conferenza stampa che Aramco ha in programma di rilasciare il prospetto il 9 novembre.
Motive Partners, operatore di private equity concentrato sul fintech, ha raccolto 473 milioni di dollari per il closing finale del suo primo fondo (si veda qui altassets). La società con sede a Londra e New York ha dichiarato che utilizzerà Motive Capital Fund I per investire in operazioni “growth” e buyout per società tech di servizi finanziari e commerciali. Motive ha già utilizzato il fondo per completare sei investimenti. Inclusi gli investimenti dei coinvestitori, il fondo ha portato risorse alle aziende in portafoglio per un totale di 3 miliardi di dollari. Il portafoglio comprende Avaloq, Dun & Bradstreet, Finantix, Global Shares, LMRKTS e LPA. Motive ha nominato l’ex condirettore globale del gruppo Houlihan Lokey, Robert Brown, come socio fondatore e membro del comitato esecutivo. Brown ha fondato la società di consulenza sugli investimenti BearTooth Advisors nel 2014 e in precedenza ha lavorato come partner in Advent International e Carlyle. Motive ha collaborato con Houlihan Lokey per la raccolta fondi, che all’epoca era guidata da Brown. Nel novembre dello scorso anno Motive ha effettuato un investimento di controllo nel settore LPA del software con RegTech.