Riapre l’asta di Engineering, gruppo specializzato nello sviluppo di software e nelle tecnologie al servizio di imprese pubbliche e private, controllato dai fondi Apax e NB Renaissance, che lo hanno delistato dai fondi da Piazza Affari nell’estate 2016 (si veda altro articolo di BeBeez). Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui tra i fondi interessati rientrerebbero Pai e Bain Capital.
Reuters aveva diffuso l’indiscrezione dell’apertura dell’asta della società nel marzo scorso, quando l’operazione era ancora in una primissima fase, tanto che non erano stati nominati ancora gli advisor (si veda altro articolo di BeBeez). La transazione era poi stata sospesa per risolvere alcune problematiche, in primis la leva finanziaria dell’azienda. Oggi le discussioni sarebbero riprese, ma sono ancora in una fase iniziale. Non sarebbe quindi ancora stata inviata un’offerta e l’operazione dovrebbe concludersi nel 2020.
A oggi Engineering è controllata all’88% pariteticamente dai fondi NB Renaissance e Apax; il 12% circa (con diritto di voto al 6%) fa capo al fondatore Michele Cinaglia. Al momento dell’opa, il gruppo era stato pagato dai fondi 846,5 milioni di euro, di cui 533,85 milioni pagati con mezzi propri e il resto con ricorso a linee di credito a medio-lungo termine (si veda qui il Documento di Offerta). I fondi avrebbero deciso di avviare un processo di vendita dopo alcune manifestazioni d’interesse arrivate da alcuni grandi fondi di private equity internazionali, come Permira e BC Partners. E’ possibile che NB Renaisssance e la famiglia Cinaglia reinvestano poi per una minoranza.
Engineering è valutata oltre 1,5 miliardi di euro, pari a 9 volte l’ebitda. Una valutazione spiegata facilmente dai numeri. Nel 2018 il gruppo ha raggiunto un valore della produzione di 1,18 miliardi di euro, +15% da quota un miliardo di euro raggiunta a fine 2017, quando già era cresciuto di oltre il 10%. L’ebitda rettificato ha toccato quota 147,2 milioni dai 122,9 milioni del 2017 (+19,8%), quando era già cresciuto del 13,5%, e l’utile netto è stato di 57,7 milioni (+10% dai 52,3 milioni dell’anno prima, quando era cresciuto del 15,3%). Il tutto con un debito finanziario netto in calo a 69 milioni dai precedenti 138 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Con circa 11.000 professionisti in 65 sedi (in Italia, Belgio, Germania, Norvegia, Repubblica di Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Argentina, Brasile e Usa), il gruppo Engineering disegna, sviluppa e gestisce soluzioni innovative per le aree di business in cui la digitalizzazione genera i maggiori cambiamenti. Ricordiamo che la società nel settembre scorso ha rilevato al 100% la fintech italiana Deus Technology (si veda altro articolo di BeBeez), mentre a ottobre ha acquisito l’80% della software house Digitelematica srl (si veda altro articolo di BeBeez).