Il concerto prima di Natale al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano – la Serie Rubino nella sala Verdi – vede sul palco André Schuen con l’orchestra Stuttgarter Philarmoniker diretta da Dan Ettinger.
Il 22 novembre 1928, all’Opéra Garnier di Parigi andò in scena la prima esecuzione pubblica del Boléro di Maurice Ravel, musica per balletto destinata a diventare una delle composizioni musicali più famose, studiate e citate del Novecento. Ravel, che era nato 47 anni prima in un piccolo paese dei Pirenei francesi, l’aveva composto per Ida Rubinstein, danzatrice e celebrità della Parigi dell’epoca; oggi l’orchestra Filarmonica di Stoccarda lo ripropone come ultimo brano del programma e come arrivederci al nuovo anno. La serata si apre con la voce del baritono italiano Andrè Schuen, che debutta in Conservatorio con il celebrato ciclo “An die ferne Geliebte” (All’amata lontana), consapevole e riuscitissimo contributo beethoveniano alla letteratura liederistica.
Mercoledì 18 Dicembre 2019 – ore 20.45
STUTTGARTER PHILHARMONIKER
DAN ETTINGER, direttore
ANDRÉ SCHUEN, baritono
- van Beethoven, An die ferne Geliebte Sei Lieder op.98 (arr. F. Weingartner)
- Ravel, La Valse
- Ravel, Valses nobles et sentimentales
- Ravel, Don Quichotte à Dulcinée Three songs
- Ravel, Bolero
Il Baritono André Schuen è originario del Sud Tirolo ed è cresciuto parlando tre lingue, Italiano, Ladino e Tedesco, una versatilità che si riflette anche nel suo repertorio vocale.
Inizialmente André si è dedicato allo studio del violoncello e ha frequentato l’Università del Mozarteum di Salisburgo studiando il canto e il repertorio vocale con Wolfgang Holzmair. Ha poi frequentato alcune masterclass laureandosi al Mozarteum con il massimo dei voti nel 2010.
Liederista tra i più richiesti, nella stagione 2018/2019 ha cantato SchubertSchöne Müllerin e Schwanengesang per la Schubertiade in Austria, a Monaco, alla Philharmonie di Parigi e a Madrid. E’ stato Papageno a settembre al New National Theatre Opera di Tokio; a maggio ha debuttato come Olivier in una nuova produzione di Christof Loy del Capriccio di Strauss al Teatro Real di Madrid. Con la Freiburg Baroque Orchestra ha intrapreso un tour asiatico che ha toccato anche le città di Shangai e Seoul.
In recital con orchestra Schuen ha cantato con la Boston Symphony Orchestra diretta da Andris Nelson nell’Oratorio di Natale di Bach e con la Vienna Symphony Orchestra diretta da Philippe Jordan. Inoltre con l’Orchestre des Champs-Elysées e Philippe Herreweghe ha cantato a Bruxelles, Poitiers e Essen.
Dal 2010 è ospite regolare al Festival di Salisburgo, dove ha cantato con Riccardo Muti e Simon Rattle. Dal 2010 al 2014 è stato membro dell’ensemble dell’Opera Has di Graz dove è stato uno dei pochi cantanti ad apparire in tre ruoli distinti contempora-neamente: Figaro, Don Giovanni e Guglielmo nel ciclo Da Ponte di Nikolaus Harnoncourt al Theater an der Wien. in Vienna.
Con il pianista Daniel Heide si è esibito alla Wigmore Hall di Londra, a Oxford, all’Heidelberger Frühling e alla Konzerthaus di Vienna.
Nel 2017 Andrè Schuen ha debuttato al Festival Tanglewood in America e all’Aspen Music Festival in un recital Schubertiano con il pianista Andreas Haefliger.
Il suo ultimo CD Wanderer è registrato con Daniel Heide è dedicato a Robert Schumann.
A Milano sarà diretto da Dan Ettinger, direttore israeliano, uno dei talenti più acclamati della sua generazione che ha scoperto già in tenera età il suo amore per la musica classica e a cinque anni ha iniziato lo studio del pianoforte. Alla “Thelma Yellin High School of the Arts” ha poi studiato il contrabbasso e frequentato lezioni di canto.
Dalla Stagione 2009/2010 è General Music Director del Nationaltheater Mannheim e nell’aprile 2010 è stato nominato Chief Conductor della Tokyo Philharmonic Orchestra; e Music Director e Principal Conductor dela Israel Symphony Orchestra dal settembre 2005.
Subito dopo la laurea ha continuato gli studi di canto alla “Rubin Academy of Music” della Tel-Aviv University ed è stato un borsista della “America Israel Cultural Foundation (AICF)” e della “Israel Vocal Arts Institute (IVAI)”.
Durante gli studi, in qualità di baritono lirico ha tenuto numerose recite e vinto il primo premio al concorso “Francois Shapira” e ha fatto il suo debutto con la Israel Philharmonic Orchestra nell’aprile 1993 con l’esecuzione dei Lieder eines fahrenden Gesellen di Gustav Mahler. Nel corso della sua carriera di cantante ha interpretato, in patria, i principali ruoli di baritono lirico, come Don Giovanni, Figaro ne Il Barbiere di Siviglia, Conte Almaviva in Le nozze di Figaro, Papageno in Die Zauberflöte, Albert in Werther, Demetrio in Sogno di una Notte di Mezza Estate e Dancairo in Carmen.
Dan Ettinger ha continuato gli studi di pianoforte alla facoltà di “Rubin Academy of Music” presso l’Università di Tel-Aviv ed è stato scelto alla “Accademia di Musica e Danza” di Gerusalemme come vocal coach e accompagnatore. Il successo del giovane artista è stato una fonte di ispirazione ed ha influenzato in maniera decisiva lo sviluppo di una nuova generazione di giovani cantanti in Israele.
Grazie alla sua grande versatilità e alla capacità come autodidatta si è dedicato alla direzione d’orchestra, profondamente ispirato soprattutto da artisti come Daniel Barenboim, Sergiu Celibidache e Herbert von Karajan. Il suo primo incarico è stato di direttore interno e maestro del coro presso la Israeli Opera di Tel Aviv, dove ha debuttato nel 1999 con Don Pasquale.
Negli anni seguenti ha acquisito esperienza in direzione d’orchestra e arrichito il suo repertorio lirico con molte opere e una carriera prestigiosa a livello internazionale.
Un significativo sviluppo alla sua carriera è stata la nomina di General Music Director al Nationaltheater Mannheim nel 2009. Tra le più importanti produzioni a Mannheim il Ring di Richard Wagner con la regia di Achim Freyer nel 2013/2014. Tra le produzioni più importanti si segnalano nel 2009 Le nozze di Figaro al Metropolitan Opera di New York, Rigoletto nel 2010 alla Royal Opera House Covent Garden e nel 2011 il debutto all’Opéra national de Paris con Le nozze di Figaro con la leggendaria regia di Giorgio Strehler.
Le stagioni 2013/2014 e 2014/2015 hanno visto il ritorno di Dan Ettinger alla Royal Opera House Covent Garden con La Traviata e La Bohème.
Dirigerà l’Orchestra Sinfonica della Città di Stoccarda che ha debuttato nel 1894 con una rapida crescita che le ha permesso di ingaggiare direttori e solisti di grande calibro. Nel dopo guerra, i membri dell’ex-orchestra di stato si riuniscono sotto il nome “Stuttgarter Philharmoniker”. Hermann Hildebrandt, Willelm vam Hoogstraten, Hans Hörner, Antonio de Almeida e Alexander Paulmüller figurano tra i primi direttori stabili, dal 1949 al 1972. Con Hans Zanotelli alla direzione artistica dal 1972 al 1985, l’orchestra si trasforma in una formazione musicale dalle notevoli capacità tecniche ed espressive. Quale logica conseguenza di tale successo, nel 1976, la città di Stoccarla decide di assumersene il finanziamento, offrendole mezzi e personale necessari al raggiungimento di uno standard di qualità internazionale. Dal Settembre 1994, l’orchestra possiede una sede propria, la “Philharmonie Gustav-Siegle Haus”, dove si tengono prove e piccoli concerti sperimentali. Ormai l’Orchestra ha un’attività significativa anche all’estero. Negli ultimi anni ha registrato la quarta sinfonia di Bruckner, il concerto per violino di Max Reger diretto da Wolf-Dieter Hauschild, le sinfonie di Robert Schumann e di Antonin Dvorak sotto la bacchetta di Carlos Kalmar, e alcune opere dal repertorio di musica sacra di J.S. Bach e di W.A. Mozart, con la collaborazione del coro di voci bianche di Vienna. Inoltre, sotto la direzione di Jorg-Peter Weigle, l’Orchestra Filarmonica di Stoccarda ha registrato la produzione sinfonica del compositore svizzero Hans Huber.