L’Ambasciata Italiana in Israele e Intesa Sanpaolo Innovation Center (Gruppo Intesa Sanpaolo), hanno lanciato il primo acceleratore di startup italiane in Israele (si veda qui il comunicato stampa).
Tramite un bando di gara pubblicato a gennaio del 2019 sono state infatti selezionate 10 startup su 40 richiedenti, di cui 7 trascorreranno tre mesi presso l’Eilat Tech Center (Gruppo Arieli), tra i principali acceleratori di startup israeliani, con lo scopo di sviluppare nuove idee d’impresa in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia a livello mondiale.
Dal gennaio al marzo 2020 le startup parteciperanno al programma di accelerazione, che prevede mentor, tutor, incontri di networking con aziende israeliane. Come previsto dal bando, l’Ambasciata d’Italia in Israele ha messo a disposizione un plafond di 100 mila euro, che erogherà in favore delle startup selezionate con un contributo di 10 mila euro ciascuna, di cui 8.500 euro destinati al programma di accelerazione e 1.500 euro come rimborso spese.
“Il programma è un nuovo strumento per sfruttare la complementarietà dei due sistemi economici: il nostro ecosistema manifatturiero d’eccellenza mondiale e quello israeliano vocato all’innovazione e al venture capital, un obiettivo condiviso anche dai Ministri degli Esteri dei due Paesi in occasione del Rome MED Dialogue”, ha sottolineato l’Ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti.
“Intesa Sanpaolo Innovation Center da diversi anni collabora attivamente con Israele attraverso diverse iniziative con hub di Innovazione, investitori e istituzioni, in collaborazione con l’Ambasciata Italiana. Questa iniziativa è una preziosa occasione per offrire a startup selezionate l’accesso ad una concreta opportunità di scale-up internazionale, in un percorso di valorizzazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione”, ha commentato Guido de Vecchi, direttore generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center.
“Questa entusiasmante partnership collegherà due ecosistemi, quello italiano e quello israeliano, verso una rapida crescita e offrirà alle startup italiane un’opportunità unica di connettersi con il cuore di una delle scene più high tech al mondo, quella israeliano. Abbiamo grandi speranze per il futuro di questa collaborazione e credo che il programma farà crescere le startup partecipanti, creando nuove società ad alto impatto tecnologico che trarranno il meglio da queste due grandi nazioni, Italia e Israele”, ha concluso Or Haviv, Partner & head of Global innovation platforms di Arieli Capital.
Il programma è nato nell’ambito delle attività previste dall’accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica e ha l’intento di sviluppare le startup italiane nel Paese più innovativo al mondo: secondo le classifiche internazionali Israele è al primo posto per startup pro-capite e per la creazione di brevetti con una percentuale sul Pil investito in ricerca e sviluppo pari al 4,1%. Inoltre, il Paese è rinomato per la sua forte capacità di attrarre capitali stranieri (circa il 47% contro una media europea del 9%): nel solo 2018 le startup israeliane hanno raccolto circa 6,1 miliardi di dollari.