Si chiama “elevator pitch” e qualunque startupper abbia avuto a che fare con potenziali investitori se ne è preparato uno. Gli anglosassoni sono dei maestri a creare definizioni particolarmente azzeccate. E lo è anche questa. E’ il discorso dell’ascensore. La presentazione della propria idea di business in 20-30 al massimo 60 secondi, giusto appunto il tempo di una corsa in ascensore.
Ne parliamo perché a inizio 2020 si destreggeranno con un elevator pitch anche gli alunni delle scuole superiori italiane che avranno ottenuto il migliore punteggio al corso online di educazione finanziaria organizzato lo scorso autunno da Innexta – Consorzio Camerale Credito e Finanza, la “fabbrica” che supporta le Camere di commercio italiane nell’ambito del credito, della finanza complementare e del fintech (si veda altro articolo di BeBeez).
Il corso, fruibile online accedendo alla piattaforma iopensopositivo.eu sino al 20 dicembre prossimo, non ha toccato solo i classici concetti di risparmio e investimento legati alle finanze private, ma è andato ben oltre, per instillare i concetti di rischio d’impresa, di ricavi, costi, investimenti, utile e perdita, sino ad arrivare al business plan e ai concetti di startup innovativa. crowdfunding, microcredito e opportunità offerta dal fintech sul fronte di investimenti pagamenti.
Proprio questi ultimi concetti saranno oggetto di un approfondimento della Winter School di due giorni a Roma presso la Universitas Mercatorum, l’Università delle Camere di Commercio. Durante la Winter School, i 20 migliori studenti affronteranno alcuni temi selezionati dell’educazione finanziaria, già trattati in piattaforma, ma attraverso forme di apprendimento non tradizionali che permettano loro di mettere al lavoro propensioni nuove e alternative per la risoluzione di problemi complessi, testando le proprie idee e arrivando a creare un modello finale. L’idea è quella di insegnare ai ragazzi a ragionare su come dare vita alla propria impresa e individuare soluzioni per finanziare la propria idea imprenditoriale.
I ragazzi verranno avvicinati all’ambito di azione con una parte teorica tenuta da un docente per poi ascoltare l’esperienza di un testimonial che abbia vissuto una situazione simile e possa raccontare il proprio caso di successo; alla fine di questi due interventi i ragazzi dovranno approfondire i temi portando la loro esperienza, ponendo domande ed identificando, guidati dai tutor, 3/4 case history su cui lavorare per scovare potenziali soluzioni. A questo punto i ragazzi saranno divisi in 4 gruppi da 5 componenti e potranno cominciare a lavorare sulla ricerca di materiali di approfondimento per identificare le best practice.
Durante la seconda giornata lavoreranno per raggiungere percorsi risolutivi, tramite attività di brain storming, seguendo percorsi creativi, guidati dai tutor per concludere la giornata con la presentazione in stile elevator pitch dell’idea identificata (app, modello di business, ecc.).
In ogni caso, che si tratti di un elevator pitch oppure di un investor pitch vero e proprio, quindi una presentazione scritta di una decina di slide, il web è ricco di esempi. Qui per esempio c’è una proposta di struttura per un buon elevator picth fornita dall’MIT Communication Lab. Ma in fondo basta scorrere con attenzione le campagne di equity crowdfunding proposte sulle piattaforme italiane che oggi offrono quotidianamente casi di pitch fatti per catturare l’attenzione degli investitori.
Qui di seguito i link ai siti delle tre campagne italiane di equity crowdfunding che quest’anno hanno avuto più successo:
- La piattaformna di social e-commerce SixthContinent ha raccolto 3,2 milioni di euro su 200Crowd, dopo ordini per 3,44 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
- La più grande community italiana dedicata a fondatori e investitori di startup, StartupItalia!, ha incassato 2,67 milioni di euro su Mamacrowd, dopo ordini per oltre 2,8 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
- La società di investimento in startup e pmi innovative i-RFK spa ha raccolto 2,5 milioni di euro su CrowdFundMe (si veda altro articolo di BeBeez).